Marianna Cendron, scomparsa 10 anni fa da Paese, il mistero si infittisce. La famiglia: «Per noi è ancora viva»

Lunedì 27 Febbraio 2023 di Maria Elena Pattaro
Marianna Cendron, scomparsa 10 anni fa da Paese

PAESE (TREVISO) - La misteriosa scomparsa, il giallo, i sospetti, il caso chiuso per la Procura ma non per i genitori: «Sentiamo che Marianna è ancora viva. Non smetteremo mai di cercarla. Vogliamo risposte». Sono passati dieci anni esatti dal giorno in cui Marianna Cendron, all'epoca 18enne, è sparita nel nulla. Era il 27 febbraio del 2013. Da allora mamma Emilia papà Pierfrancesco e il fratello Giorgio (adottato in Bulgaria, come la sorella) non hanno più avuto notizie di lei malgrado le ricerche, le indagini e gli appelli. Nel decennale della scomparsa la famiglia le ha dedicato una lettera aperta, nella speranza di riaccendere i riflettori sul caso. «Il 27 novembre hai compiuto 28 anni, e proviamo a immaginare che donna sei diventata, ma sei libera o in pericolo? Quanto ci manchi, viviamo solo di ricordi, non vediamo più il tuo sorriso, non sentiamo la tua sensibilità, accoglienza rivolta a chi era in difficoltà. Viviamo nel silenzio che ci logora, ma qualsiasi cosa sia accaduta, non smetteremo mai di cercarti, vogliamo risposte, verità, pace». «Le nostre sensazioni ci suggeriscono che sia ancora viva, ma non sappiamo dove cercarla» aggiungono rammaricati i genitori e il fratello.

Il dolore della famiglia di Marianna nel decennale della sua scomparsa

La famiglia sta anche organizzando un evento dedicato alla figlia scomparsa e alle altre persone di cui si sono perse le tracce. «Non abbiamo mai creduto alla pista dell'allontanamento volontario. Il timore è che Marianna possa essere finita nel giro della tratta, spinta da qualcuno che potrebbe aver approfittato di un suo momento di debolezza» dice la mamma. Marianna stava attraversando un momento difficile all'epoca della scomparsa: era caduta nel tunnel dell'anoressia e la famiglia insisteva affinché si sottoponesse alle cure. C'era qualche tensione, tanto che la ragazza era andata a vivere a casa del vicino di casa, Renzo Curtolo. «Volevamo salvarla, volevamo che tornasse a splendere riprendendosi in mano la sua vita.

Forse lei viveva le cure come un'imposizione. In questi dieci anni ci siamo fatti tante domande, senza mai trovare risposte. L'unica cosa concreta è il grande vuoto che ci rimane».

La ricostruzione, dalla scomparsa ad oggi

La vicenda è nota ed è finita anche di recente sotto i riflettori della trasmissione "Chi l'ha visto?" di Rai3, con la richiesta della famiglia di riaprire il caso esaminando nel dettaglio le intercettazioni acquisite. Un appello caduto nel vuoto. La sera del 27 febbraio 2023 Marianna si è volatilizzata dopo aver finito il turno al Golf club di Salvarosa di Castelfranco Veneto, dove lavorava come aiuto cuoca. «Era brava e appassionata. Voleva crescere professionalmente e in quel periodo difficile l'unica cosa che le dava soddisfazione era proprio il lavoro» ricorda la madre. La ragazza avrebbe dovuto raggiungere il fidanzato Michele Bonello al convitto dell'istituto alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto ma a quell'appuntamento non si presentò mai. L'allarme ai genitori venne dato solo il giorno dopo, rallentando sia la denuncia di scomparsa ai carabinieri, sia l'avvio delle ricerche. Quella sera scomparvero anche i due cellulari di Marianna (il suo e quello che le aveva regalato Curtolo) e la bicicletta che usava per spostarsi dal Golf club alla fermata della corriera per tornare a casa, a Paese. La 18enne non aveva con sé soldi né documenti, lasciati a casa del vicino. Qualche giorno dopo sparì anche il suo profilo Facebook. Le piste battute all'epoca ipotizzavano una fuga all'estero, un ritorno in Bulgaria (suo paese d'origine), un viaggio in Francia per coronare il sogno di diventare una chef. Tutte le campagne di ricerca organizzate sia nell'immediatezza, sia negli anni successivi si rivelarono infruttuose. La Procura di Treviso aprì un fascicolo per sequestro di persona. Il fidanzato Michele (all'epoca minorenne) e il vicino Renzo furono interrogati più volte ma le indagini finirono in una bolla di sapone. Finché nel 2018 è arrivata l'archiviazione, a cui i legali della famiglia si sono opposti più volte, chiedendo di riconsiderare alcune intercettazioni. Invano. «Ogni volta che vengono trovati i resti di una donna, come è successo di recente a Marghera, è un tuffo al cuore: temiamo possano essere quelli di Marianna - concludono i genitori -. Ma non ci arrendiamo: secondo noi è ancora viva».

 

Ultimo aggiornamento: 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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