Sbatte la tovaglia fuori dalla finestra, perde l'equilibrio e precipita dal secondo piano: Vito muore sul colpo a 63 anni

Sabato 29 Gennaio 2022
La palazzina in via Friuli a Conegliano dove si è consumata la tragedia e la vittima Vito Mele
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CONEGLIANO - Sbatte la tovaglia fuori dalla finestra, precipita dal secondo piano e muore. Gravissimo infortunio domestico oggi pomeriggio, sabato 29 gennaio, a Conegliano, in viale Friuli  7. La vittima è Vito Mele, 63enne di origini pugliesi, ex postino e celibe.

L'uomo mentre stava scrollando la tovaglia da tavola dal balcone di casa, al secondo piano, ha perso l'equilibrio cadendo rovinosamente nel cortile sottostante. Il colpo è stato terribile e il 63enne è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Conegliano per i rilievi. I primi accertamenti escludono che vi possano essere responsabilità di altre persone. La salma è stata trasferita al locale ospedale ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria.


«Non si muove, non si muove, fate presto, c’è una persona a terra». È la disperata chiamata al Suem 118 e ai carabinieri partita dai vicini di casa appena hanno visto il corpo immobile nel cortile, con il sangue che usciva dalla testa. Ma purtroppo per Vito Mele, 63 anni, non c’è stato nulla da fare. È precipitato dal terrazzo di casa da una altezza di sette metri, mentre sbatteva la tovaglia da tavola in un punto in cui il parapetto è alto circa 75 centimetri. È deceduto sul colpo. L’incidente domestico è accaduto ieri, sabato 30 gennaio, verso le 14.30, al secondo piano di una palazzina Ater di via Friuli,7. Sul posto sono giunti l’ambulanza e il medico legale che però non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Conegliano per i rilievi. I primi accertamenti escluderebbero responsabilità di terze persone. La donna della Romania che abita da qualche anno con Mele è stata sentita in caserma. Mele, era originario di Bari dove vivono anche i fratelli. Ma da molto tempo era venuto ad abitare in città dove aveva trovato lavoro proprio a poche centinaia di metri da casa. Per tanti anni ha fatto il postino ora si occupava dello smistamento della corrispondenza.

LE TESTIMONIANZE
In via Friuli i vicini sono sotto choc. «Una tragedia grande, ancora non ci possiamo credere - afferma un operaio di origini albanesi che abita al secondo piano della palazzina in corrispondenza dell’appartamento del 63enne - Io ero in terrazza intento a ritirare i panni. Lui stava scrollando la tovaglia. Sono entrato un minuto e quando sono uscito di nuovo ho visto Vito disteso a terra. Non si muoveva allora sono sceso e ho allertato subito i soccorritori». «Il corpo era immobile - racconta mentre indica il punto esatto in cui c’è stato l’impatto al suolo - Poco più in la tovaglia che teneva in mano». Dalla palazzina di fronte, la stessa scena viene raccontata da un residente. «Ero disteso sul divano di casa mia - riferisce Renato - mi sono alzato per uscire nel mio terrazzo per fumare una sigaretta. Proprio in quel momento attraverso il vetro della finestra ho visto il corpo di Vito Mele a terra. Ho subito pensato che fosse caduto rientrando a casa, magari con la bicicletta con cui era solito spostarsi, e sono uscito per vedere come stava. Invece lui non mi rispondeva e non si muoveva. Era disteso con la schiena a terra. Sulla testa una ferita dalla quale usciva il sangue. Allora, anche io, ho allertato i soccorsi. Ma nulla ormai c’era da fare». La salma è stata trasferita all’ospedale civile, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Mele da qualche anno divideva l’appartamento Ater in cui era in affitto con una donna della Romania che al momento della disgrazia era in casa, ma che non avrebbe assistito direttamente all’incidente.

IL RICORDO
«Mi dispiace molto per Vito - racconta una signora anziana che abita sotto di lui - lo conosco da una vita, una persona molto buona». «Con lui ho lavorato per molti anni - racconta un collega ora in pensione - ci legava una bella amicizia. Sono molto addolorato per quanto accaduto». Cordoglio e vicinanza alla famiglia viene espressa anche da Poste Italiane e dal sindaco Fabio Chies. «Non lo conoscevo di persona - ma è una tragedia che ha colpito tutti».
 

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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