Il Sacrario di Cima Grappa protagonista su Italia 1 con Roberto Giacobbo

Lunedì 17 Gennaio 2022 di Gabriele Zanchin
Giacobbo con il sindaco sul sacrario

BORSO DEL GRAPPA - Sicuramente calpestare la neve sul Sacrario di Cima Grappa, camminare lungo la via Eroica non deve essere stato facile anche per un professionista navigato ed esperto come Roberto Giacobbo, volto noto al pubblico tv e conduttore di Freedom, Oltre il confine in onda su Italia 1.

Giacobbo pochi giorni fa è stato in zona per girare una puntata del programma.


IL PASSATO

Su questa montagna, sia nella Prima che nella Seconda guerra mondiale, aveva combattutto proprio il nonno di Giacobbo, ora sepolto nel cimitero di Santa Croce a Bassano del Grappa, da dove proviene la famiglia. Non è stato facile per il conduttore girare per due giorni nell'area sacra del Sacrario per realizzare la puntata del programma in onda poi a metà febbraio, tutta dedicata alla storia di Cima Grappa e alla sua importanza anche alla luce della recente nomina a Biosfera Unesco.


L'ARRIVO

Giacobbo e la troupe sono arrivati lunedì mattina, prendendo come quartier generale il Garden Relais di Borso del Grappa: hanno girato per due giorni, lunedì e martedì, aiutati dagli scout di Crespano di Pieve del Grappa, accompagnati Giuseppe Margoni direttore del Sacrario di Asiago e dai responsabili di Onor Caduti, oltre che dal sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin. Il conduttore ha girato tutta l'area monumentale dalla via Eroica al Portale Roma spiegando sia la storia del Sacrario militare, sia le fasi che lo hanno visto protagonista dopo la disfatta di Caporetto. Ed intorno alla cima imbiancata non è stato possibile far vedere che ancora adesso ad un secolo di distanza sono ben visibili i buchi lasciati dalle bombe esplose durante quei mesi di guerra tremenda.
«Non posso scendere nei particolari circa il contenuto della puntata che sarà trasmessa -spiega la sindaca di Pieve del Grappa Annalisa Rampin che ha assistito a parte delle registrazioni- ma posso dire che Roberto Giacobbo ha dimostrato molta attenzione e molta partecipazione nel realizzare questo servizio. Anche per un fatto personale ci ha messo un particolare impegno perché ho capito che per lui cima Grappa è il luogo del cuore».


IL PRECEDENTE

Un luogo che comunque conosce anche bene perché 4 o 5 anni fa era stato qui per girare alcune riprese per Vojager sul Monte Palòn proprio sopra Possagno. Qui infatti gli alpini hanno recuperato trincee e camminamenti realizzando un grandissimo lavoro di valorizzazione storica. In quell'occasione è nata un'amicizia profonda con Marino Finato di Possagno, uno che il Massiccio del Grappa lo conosce come le sue tasche. Lunedì sera Roberto Giacobbo si è recato a Possagno a trovare l'amico Finato: «Una visita di cortesia che mi aveva promesso qualche anno fa. L'ho accompagnato a visitare la mia collezione storica e poi abbiamo fatto alcune ciacòle davanti a un bicchiere. Mi ha promesso comunque che ritornerà a trovarmi perché voglio portarlo su sui Solaroli (zona spettacolare del Massiccio del Grappa, ndr)». Insomma un intermezzo distensivo per Giacobbo durante queste impegnative riprese che sono state anche una riscoperta delle sue radici.


LA PIAGA

Il servizio su Cima Grappa, che verrà programmato presumibilmente in febbraio, risarcirà l'area del Massiccio dei danni, anche di immagine, provocati dai troppi turisti che in passato e di recente, hanno usato ben poco tatto per una zona sacra. Episodi con gente sugli sci vicino al Sacrario o con giovani muniti di slittino hanno sollevato spesso ondate di indignazione, come pure l'imprudenza di escursionisti che si avvicinano alla montagna senza abbigliamento adatto o infischiandosene dei divieti. Tutto questo ha portato il Comune di Borso a redigere un regolamente che scarica di fatto la responsabilità di queste azioni sui protagonisti che, se dovranno essere soccorsi, rischiano di pagare multe e forti penali.

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