Passerelle, parcheggi, nuove rotte di decollo e mitigazioni ambientali: ecco il piano per il “nuovo” Canova

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Mauro Favaro
IL MASTERPLAN Save investirà 50 milioni di euro per lo sviluppo del Canova

TREVISO - Entro giugno partirà la costruzione della passerella pedonale sopra la Noalese, tra il terminal dell’aeroporto Canova e i parcheggi. L’obiettivo è ultimarla prima della fine dell’anno prossimo. Nel 2024 verranno inaugurate le nuove rotte di decollo degli aerei, eventualmente anche sopra Treviso, per puntare a ridurre l’impatto del rumore allargando il raggio d’azione. E di pari passo si procederà alla riqualificazione dei tetti delle case spazzati dai vortici d’aria causati dagli aerei in fase di atterraggio.

Un’operazione, quest’ultima, che durerà tre anni, fino al 2026.

IL PERIODO CRUCIALE

Dal 2025, poi, cominceranno gli interventi di isolamento delle abitazioni attorno alla pista, in particolare con la sostituzione dei serramenti, per metterle al riparo dai rumori più intensi e fastidiosi. Si parla di 113 case (19 a Treviso e 94 a Quinto) per un totale di 291 residenti (59 a Treviso e 232 a Quinto). I lavori andranno avanti fino al 2030. Sempre nel 2025, parallelamente, scatterà la riorganizzazione dei parcheggi dello scalo. Dopodiché si guarderà ai progetti più a lungo termine. Su questo fronte l’anno cruciale sarà il 2027. Serviranno altri 5 anni per iniziare a riorganizzare la Noalese, rendendo gli accessi al terminal più fluidi. Nel 2027 inizierà anche la costruzione di un nuovo asilo a Quinto dove spostare i bambini che oggi frequentano la materna parrocchiale San Giorgio, proprio sotto la rotta di atterraggio. E nello stesso anno si comincerà a lavorare per ridurre l’inquinamento attraverso un nuovo sistema di trasporto per raggiungere lo scalo. Su questo non ci sono certezze, ma potrebbe anche essere sviluppata l’idea di dar vita al collegamento su rotaia tra il terminal e la stazione dei treni di Treviso, magari comprendendola nel sogno della monorotaia tra Quinto e Spresiano. Ma servono progetti, studi e, soprattutto, cofinanziamenti. Nel 2028, infine, verranno avviati anche gli interventi di rimboschimento attorno al Canova per limitare gli impatti dal punto di vista ambientale.

LE TAPPE

Le tappe per lo sviluppo dell’aeroporto di Treviso, come previsto dal masterplan da oltre 50 milioni di euro, sono state messe per la prima volta nero su bianco nel cronoprogramma timbrato dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, sulla base del progetto di mitigazione e compensazione firmato da AerTre, società del gruppo Save che gestisce lo scalo della Marca. «È bene ricordare -si specifica- che i tempi proposti possono subire variazioni in funzione della procedura per ottenere la conformità urbanistica dello strumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030 dello scalo aeroportuale». Proprio in questo senso, però, è arrivata la mossa che Save stava attendendo: all’inizio della settimana la stessa Enac ha comunicato al Comune di Treviso che è stata avviata la procedura relativa alla conformità urbanistica. Al netto di clamorose sorprese, quindi, il passo decisivo è stato compiuto. D’ora in poi l’osservatorio ambientale, composto da Regione, Enac, Save e dai Comuni che si estendono attorno all’aeroporto, a partire da Treviso e Quinto, verrà aggiornato in modo puntuale.

RUMORI E PROCEDURE

Nell’ambito del nodo dei vortex strike, nel frattempo, a Quinto è già entrato in azione un drone per fare una mappa dell’esistente fotografando i tetti di 100 edifici che sorgono in un’area di circa 90mila metri quadrati tra la Noalese, via Costamala, vicolo Marangon e via Contea, esclusa la chiesa e l’asilo San Giorgio. È la base di partenza per eventuali interventi di ripristino delle coperture da parte di una ditta specializzata incaricata da AerTre. Per quanto riguarda il rumore, infine, si lavora anche alla possibilità di far decollare gli aerei in direzione di Treviso, con virata sopra la tangenziale. «In relazione alla salita al decollo secondo le indicazioni verificate da Enav esposte nel documento che il proponente ha depositato nell’ottobre del 2018 - scrive Enac - si vuol specificare che al momento non risulta approvata alcuna variazione dell’attuale procedure di salita iniziale per pista 07-25 in direzione Treviso». «L’ottimizzazione della procedura di salita iniziale - si aggiunge - è stata presentata dal proponente come una misura di mitigazione del rumore». Insomma, l’argomento è sul tavolo. Ma per ora si va avanti senza modifiche alle rotte.

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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