Villetta sotto sequestro dopo il rogo mortale: scavalcano i sigilli per rubare una bicicletta

Mercoledì 15 Luglio 2020
La casa diistrutta dal rogo nel quale sono morte due donne

PAESE - Si sono introdotti nel giardino di una casa e hanno rubato una vecchia bicicletta da uomo, mezza sgangherata. Ma Daniel Caari, 29enne di Montebelluna e Alessandro Caari, 51enne anche lui di Montebelluna, non potevano non sapere che il giardino di quell'abitazione era stato sottoposto a sequestro probatorio da parte della Procura di Treviso. I due infatti, l'altro ieri, si sono introdotti nella proprietà di Sergio Miglioranza, l'uomo indagato per duplice omicidio colposo in relazione alla morte della moglie Franca Fava e dell'amica di lei, Fiorella Sandre, decedute nel tragico rogo che ha divorato la villetta di via Feltrina a Paese. I due Caari, difesi dall'avvocato Andrea Zambon, si sono presentati ieri mattina, martedì 14 luglio, per l'udienza di convalida e il processo per direttissima, che è stato rinviato al 29 settembre per termini a difesa. Il giudice ha applicato la misura cautelare dell'obbligo di presentazione e li ha già rimessi in libertà. 

L'INCHIESTA
Probabilmente i due uomini si sono fatti pizzicare dai carabinieri che tengono sotto stretta sorveglianza la casa di Miglioranza. Nei giorni scorsi la proprietà è stata oggetto infatti di tre distinti sopralluoghi, uno da parte dei Nas e due compiuti dal consulente nominato dal sostituto procuratore Anna Andretta che coordina le indagini; il primo aveva come obiettivo di andare alla ricerca e trovare eventuali tracce di Dna lasciate da un ipotetico piromane, forse più d'uno, che potrebbe aver preso di mira la casa dei Miglioranza, i secondi tendono invece ad evidenziare l'origine delle fiamme che si sono portate via Franca e Fiorella, cercando tra i rottami segni di possibili inneschi.
Gli investigatori, insomma, non scartano l'ipotesi secondo cui la tragedia possa essere scaturita dall'azione di qualcuno, paventando il fatto doloso. Ed è proprio tra i detriti lasciati dall'incendio che Daniel e Alessandro Caari stavano rovistando. 

LA TESTIMONIANZA
«Abbiamo visto - ha detto Daniel durante l'udienza rispondendo alle domande del giudice, mentre Alessandro si è riservato la facoltà di non rispondere - una roulotte parcheggiata lì vicino. Stavamo cercando un pezzo e siamo entrati, frugando all'interno». Per gli investigatori i due hanno quindi scavalcato i sigilli messi a protezione della porzione di scoperto che è stata sequestrata ma secondo la versione data da Daniel Caari in realtà noi non abbiamo visto il sigilli. Una volta dentro la roulette però i due non trovano quello che stavano cercando, ma prima di andarsene notano, parcheggiata poco più avanti, una vecchia bicicletta da uomo. «E a quel punto - ha detto il più giovane - abbiamo pensato di prenderla». Ma a guardare la scena c'era una pattuglia dei carabinieri. I militari dell'Arma hanno aspettato che i due uscissero dalla proprietà con la bicicletta e la riponessero all'interno di un camper, parcheggiato poco più avanti. Quando i due hanno cercato di andarsene è scattato l'arresto in flagranza di reato.
«In realtà - spiega l'avvocato Andrea Zambon - la versione secondo cui per entrare nella proprietà di Miglioranza i due non hanno saltato o rimosso i sigilli o scavalcato, come è stato riportato nel verbale dell'arresto, la cancellata è credibile, perché potrebbero benissimo essere passati per la porzione di giardino che si trova a fianco e che non è stata sequestrata perché non toccata dalle fiamme. Ugualmente non c'è l'aggravante in quanto Sergio Miglioranza non si trovava nei luoghi del furto, da cui la misura cautelare estremamente lieve».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci