Benazzi direttore generale a Treviso
Rivoluzione nelle Usl venete /I nomi

Mercoledì 30 Dicembre 2015
Il presidente del Veneto Luca Zaia e Francesco Benazzi, nuovo direttore generale delle tre Usl di Treviso
VENEZIA - Nominati i super-direttori delle Usl del Veneto, guideranno i principali poli della Sanità regionale a partire dal primo gennaio: per Treviso c'è Francesco Benazzi. Non più un capo per ogni Usl ma un'unica mano che, provincia per provincia, deciderà dell'organizzazione dei distretti: è la rivoluzione, sono nate le Usl provinciali. Uniche due eccezioni sono costituite dai casi di Vicenza-Bassano e Venezia-Veneto Orientale: in queste realtà è stato scelto di mantenere le gestioni separate. Ogni direttore generale ha un contratto di tre anni più due, uno stipendio lordo di 123mila euro all'anno, e una serie chiara di obiettivi, come la riduzione delle liste d'attesa, l'umanizzazione dei servizi sanitari, gli investimenti in strutture e tecnologie, il bilancio, il rapporto con i medici di base. Il tutto, ha spiegato Zaia, per dare un servizio efficiente ai veneti in un quadro di sanità pubblica. A tale riguardo, il governatore ha espresso critiche al governo che «all'interno di una politica di tagli» sembra configurare un quadro «dove la gente per potersi curare deve sottoscrivere una assicurazione e questa non è la nostra visione per governare il Veneto». 

Il presidente Luca Zaia aveva annunciato che i nomi sarebbero stati resi noti prima della fine del 2015, annunciando:«Nominerò i direttori generali cercando di innovare, provando a dare un segnale di spending review anche in questo campo». Promessa mantenuta:

Ecco i nomi dei nuovi super-direttori
Venezia - Giuseppe Dal Ben
Veneto Orientale - Carlo Bramezza
Treviso - Francesco Benazzi
Padova - Claudio Dario
Belluno - Adriano Rasi Caldogno
Rovigo - Fernando Antonio Compostella
Verona - Pietro Girardi
Vicenza - Giovanni Pavesi
Bassano - Giorgio Roberti

Iov - Patrizia Simionato
Azienda ospedaliera di Padova - Luciano Flor
Azienda integrata di Verona - Francesco Cobello


L'obiettivo è arrivare a sette Usl
Zaia ha ricordato che la sua proposta resta quella di arrivare a 7 Usl e all'azienda zero, ma in attesa delle decisioni del consiglio, «abbiamo voluto anticipare le scelte. Potevano nominarne 21, e questo significava rinviare la riforma per quattro anni, oppure commissariare le Usl per un anno: abbiamo deciso di ridurre il numero dei direttori generali e di nominare per un anno gli stessi quali commissari delle Usl che restano senza direttore generale».

Sul piano operativo, di fatto, per le Ullss presenti sul territorio di Belluno, Treviso, Padova, Verona e Rovigo ci sarà un unico direttore generale-commissario, mentre per quelle su Venezia e Vicenza ci saranno due direttori generali. «La scelta di due per Venezia e Vicenza - ha spiegato Zaia - è stata dettata dal fatto che in questi territori ci sono due "province" nelle province, cioè il bassanese e il Veneto orientale».
Ultimo aggiornamento: 21:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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