TREVISO Sole, amore e pranzo fuori: è un successo il San Valentino nei locali della Marca. Tutti i ristoranti sold out e una spesa media di circa un 30% in più rispetto allo scorso weekend. I dati in possesso della Fipe danno il polso di una timida ripartenza. Mentre l'immagine di coppie e famiglie felici, di gite fuori porta e camminate al sole ha dato l'immagine di un primo controllato ritorno alla normalità. Non capitava ormai da mesi di vedere il carnet di prenotazioni esaurito.
I PROFITTI Il risultato si è visto anche sui profitti: le proposte di San Valentino hanno fatto registrare un +30% di spesa media per persona rispetto allo scorso weekend. «Un numero importante, dovuto alle proposte pensate appositamente per la festa e al meteo, che ci ha regalato una bellissima domenica di sole». San Valentino fa registrare il primo acuto dopo mesi nell'ambito della ristorazione trevigiana. Ma, insieme, conferma la tendenza delle famiglie: concentrare nel fine settimana le occasioni di uscita. «Rimane ancora piuttosto tranquilla l'affluenza infrasettimanale -specifica infatti Dania Sartorato - Tutti si spostano nel weekend. Se sì vogliono evitare contatti sarebbe opportuno muoversi durante la settimana». Dalla Restera alla collina, dalla pianura ai centri storici delle città i fotogrammi della domenica appena trascorsa regalano scene di movimento ma non immagine di resse pericolose.
I CONTROLLI E i controlli della polizia locale confermano il dato. La polizia locale del capoluogo segnala un grande flusso di persone su Treviso ma nessuna multa e plateatici sotto controllo ma diligenti. Si è alla fine optato per non chiudere il Calmaggiore e gli altri accessi al centro con i protocolli sperimentati durante le feste natalizie perché non si sono creati assembramenti pericolosi. La situazione è stata sotto controllo anche nelle altre città della Marca. A Conegliano il comandante della polizia Claudio Mallamace conferma il grande flusso di gente, ma nessuna sanzione è stata elevata. I controlli sono stati ininterrotti per tutta la giornata. Si assiste, come in parte pronosticato proprio da Fipe, ad una normalizzazione rispetto allo scorso fine settimana. Nonostante il buon dato di ieri per il mondo della ristorazione permangono questioni urgenti che il nuovo governo Draghi dovrà affrontare. Una su tutte la richiesta di riaprire la fascia serale fino alle 21,30 per quei locali che hanno metrature adatte a garantire un servizio in sicurezza. «Il pressing per la riapertura serale parte da mesi di ristoranti e bar costretti a delivery e asporto. I ristoranti molto più che i bar possono garantire la sicurezza dei posti a sedere. Quindi al Comitato tecnico scientifico si continua a chiedere, per la zona gialla, di riaprire fino alle 21,30. A Treviso il 50% dei locali potrebbe lavorare grazie alle metrature generose. Così si potrebbe risalire all'80% del fatturato pre-Covid».