Baby gang a Treviso, il sabato pomeriggio tutti in centro a caccia di risse. Botte tra ragazzine

Domenica 5 Marzo 2023 di Maria Elena Pattaro
Baby bulli a Treviso, il sabato pomeriggio tutti in centro a caccia di risse

TREVISO - Un altro sabato pomeriggio di tensioni, in un centro invaso da centinaia di ragazzi arrivati da tutta la Marca per assistere alle risse mordi-e-fuggi o innescarne una. I "bulli" hanno colpito ancora, in quello che considerano il loro "ring": prima le botte tra due ragazzine, poi le orde che si sono riversate in piazza Pola a caccia di altre violenze da filmare. Scene che riportano a settembre del 2021, con il fiume umano in Calmaggiore e la mega rissa sventata in piazza Duomo. Il fenomeno era solo all'inizio. Un anno e mezzo dopo Treviso è ancora alle prese con le risse.

Ieri due ragazzine di 15 anni si sono prese a calci e pugni davanti alla sede dei canottieri del Sile. Poco dopo le 16 sul marciapiede diventato un'arena, a decine si accalcano attorno alle contendenti: c'è chi le incita e chi filma la scena per poi postarla sui social. All'arrivo delle pattuglie scatta il fuggi-fuggi generale. Un'ora e mezza dopo un'orda di ragazzi si mette a correre da piazza Borsa a piazza Pola al grido di «Rissa, rissa». Lì in quel momento ci sono anche sindaco e prefetto. È bastato un fomentatore sceso dall'autobus a innescare l'effetto-mandria. In un baleno i gruppi si sono riversati in via Manin. I passanti invece si sono rifugiano nei negozi, spaventati. «Dai, dai, fanno rissa!». Falso allarme: in piazza Pola non ci sono scontri. Gli agenti della polizia locale disperdono la folla all'incrocio con via Canoniche e via Bordone.


LE SFIDE
Un gruppo prosegue fino in piazza Duomo e viene intercettato da una volante della polizia. L'agente abbassa il finestrino: «Basta. Spargi la voce che il pomeriggio è finito, capito? Smettetela». Poliziotti, carabinieri e agenti della polizia locale li hanno marcati stretti per tutto il pomeriggio, sorvegliando soprattutto i luoghi di ritrovo: piazza Borsa, il supermercato Pam di via Zorzetto e le laterali di corso del Popolo. «Girava voce che ci fossero risse» dicono tre ragazze mentre aspettano il resto della compagnia in piazza Duomo. Intanto sulle scalinate della chiesa c'è chi si rolla una canna e chi inganna la noia tra spintoni e risate proprio. Il confine tra goliardia e aggressività è labile anche in piazza Borsa, dove a un certo punto un ragazzo si sfila la cintura dei pantaloni e si avvicina minaccioso a una ragazza. Lei lo afferra per un orecchio, poi la tensione si stempera, mentre i rispettivi gruppi stanno a guardare. Si respira un clima di sfida. Provocazioni tra ragazzi e verso le autorità. Sono spavaldi e maleducati. «Si sentono intoccabili, padroni del centro» si lamentano i negozianti, stanchi dei sabati in balia delle baby gang.


COLAZIONE A SCROCCO
Intanto da piazza Pola si alza il grido di denuncia del titolare della Caffetteria Orrico. Venerdì mattina tre ragazzini hanno ordinato un'abbondante colazione e poi sono scappati senza pagare il conto. Panini, toast, tramezzini, spremute, cappuccini per un totale di 41 euro. Oltre al danno la beffa, con tanto di complimenti al barista: «È tutto buonissimo!». I tre, sui 13-14 anni, si sono seduti a un tavolino verso le 8.45. Un'ora dopo se la sono svignata approfittando dell'arrivo di un fornitore. «Ma le telecamere li hanno ripresi, il filmato è già nelle mani dei carabinieri» avverte l'esercente, che si era munito di una telecamera contro i vandalismi, a opera sempre di giovanissimi che di sera si divertono a buttare all'aria sedie e tavolini e a fare le gincane sul plateatico. Quando si è accorto della colazione a scrocco, Ferdinando ha chiuso il locale ed è corso a cercarli. Invano. La Caffetteria non è l'unico locale preso di mira: anche al bar Il Principe più di qualcuno ha lasciato il conto da pagare. E da un negozio di sigarette elettroniche alcuni baby ladri hanno rubato della merce. «Non hanno rispetto. Bisogna fare qualcosa, situazione inaccettabile - conclude Orrico -. Vanno presi provvedimenti, facendo capire ai ragazzi che così si rovinano».

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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