Rissa a Tovena, i fratelli Stella a processo con altre nove persone

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Giuliano Pavan
Rissa a Tovena, i fratelli Stella a processo con altre nove persone

CISON DI VALMARINO (TREVISO) - Al via il processo per la rissa scoppiata la notte tra il 30 e il 31 maggio 2019 all'esterno del Bakaro, il locale della frazione di Tovena dove lavorava il barista Alessandro Sartor, stroncato da un infarto a 46 anni proprio quella sera, dopo l'episodio che aveva creato trambusto all'esterno del bar. Inizialmente, per quel decesso, vennero indagati i fratelli Alberto e Francesco Stella, 35 e 29 anni, per l'accusa di omicidio preterintenzionale.

Le indagini della Procura avevano poi portato, come sempre sostenuto dai diretti interessati, all'archiviazione del caso, decretata dal gip nonostante l'opposizione dei familiari di Sartor.

L'udienza

Chiuso quel capitolo, che l'avvocato Danilo Riponti, difensore degli Stella, ha detto di aver lasciato «cicatrici profonde nei sui assistiti, che per due anni hanno sopportato insulti sui social, anche rivolti ai loro familiari, essendo completamente innocenti», se ne apre un altro per Alberto e Francesco. Stavolta, appunto, per l'accusa di rissa. Con loro, sotto accusa per la stessa tipologia di reato, ci sono altre nove persone: si tratta di Luca Viviani, 31enne di Sernaglia della Battaglia, Mattia Moschetta, 23enne di Farra di Soligo, mattia Grava, 31enne di Conegliano, Gianluca Dorigo, 35enne di Conegliano, Federico D'agostin, 27enne di Cison di Valmarino, Simone Da Soller, 24enne di Cison di Valmarino, Samuele D'Agostin, 27enne di Cison di Valmarino, Alessio Dorigo, 29enne di Cison di Valmarino, e Alberto Marostica, 34enne di Follina. Tutti però, a differenza di quanto sostenuto dagli inquirenti, respingono con forza ogni accusa, sottolineando che quella sera non hanno partecipato ad alcuna rissa. Sarà il giudice a dover stabilire cosa sia effettivamente accaduto e le eventuali responsabilità. Non sarà in ogni caso un processo breve: la sola Procura ha citato come 84 persone che dovranno testimoniare in aula. A cui si aggiungeranno poi quelle delle difese. E le prossime due udienze sono state fissate il 7 settembre e il 5 ottobre, a quasi quattro anni e mezzo dai fatti.

L'accusa

Intanto il processo si è aperto con la formalizzazione della remissione di querela nei confronti di Alberto Stella: nel capo d'imputazione gli veniva contestato anche il reato di lesioni personali perché quella sera, a bordo della sua Bmw, mentre stava andando via dal Bakaro un ragazzo aveva cercato di fermarlo aggrappandosi alla portiera dell'auto cadendo poi a terra e riportando un trauma contusivo alla mano. Accusa che dunque non esiste più visto che la denuncia è stata ritirata. Stando alle accuse, gli animi nel locale si erano accesi per il prezzo di un gin tonic ritenuto troppo elevato. Dalle parole, per la Procura, si sarebbe poi passati ai fatti con calci e pugni che avrebbero coinvolto, appunto, 11 persone. L'avvocato Riponti, convinto dell'innocenza dei propri assistiti, ha chiesto che vengano visionate le immagini delle telecamere che avrebbero ripreso i tafferugli.

 

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