Fermano Tir per un controllo: dal rimorchio spuntano 4 migranti

Lunedì 2 Luglio 2018 di Alberto Beltrame
Fermano Tir per un controllo: dal rimorchio spuntano 4 migranti
CONEGLIANO - L'Italia ha chiuso i porti, la rotta balcanica è di fatto impraticabile, ma non ci sono alternative alla fuga se non si ha di che vivere e mangiare. O peggio ancora se si è perseguitati. E così i profughi, o i migranti economici come in molti preferiscono definirli alcuni anche se la differenziazione sta sempre più perdendo di senso, continuano, in un modo o nell'altro, ad arrivare. Spesso, quasi sempre per dirla tutta, rischiando la vita nel farlo. E questa sì è una triste costante.

Uno dei metodi più diffusi, ben osservabile anche a Nordest, ad oltre un migliaio di chilometri dal Mediterraneo, è nascondersi nel cassone di un camion di spedizioni. Stare lì dentro per ore, anzi per giorni e attraversare le frontiere nella pancia di una nave salpata dalla Turchia o, più spesso, dalla Grecia. Potrebbe essere proprio questo, ma ulteriori accertamenti sono in queste ore in corso, il percorso seguito dai 4 migranti, la legge in questo momento li definisce clandestini, trovati sabato sera nel cassone di un tir fermato per un controllo a Conegliano, lungo la Pontebbana. Tutti mediorentali, probabilmente afgani e pakistani, sono stati trasferiti in pronto soccorso e poi portati in commissariato per le procedure d'identificazione. Uno di loro è un minore non accompagnato, e in quanto tale dovrà essere affidato a una comunità ed essere preso in carico dal Comune.

SOTTO SEQUESTRO. Il tir, non è chiaro se su segnalazione o per un controllo di routine, è stato intercettato sabato sera da una pattuglia del Commissariato di Conegliano lungo la Pontebbana, all'altezza di via delle Industrie. Al volante dell'autoarticolato, posto sotto sequestro, c'era un camionista dell'Est Europa. L'uomo non era in grado di esprimersi né in italiano né in inglese, ma di certo si è reso conto che qualcosa non andava quando gli agenti, evidentemente insospettiti dai rumori che provenivano dal cassone del tir, hanno deciso di effettuare un controllo. Nascosti tra i prodotti, gli agenti hanno individuato quattro persone. I poliziotti del commissariato hanno quindi chiesto il supporto dei colleghi della polizia locale impegnati poco distante in uno dei classici pattuglioni contro le stragi del fine settimana (durante il quale, tra l'altro, hanno effettuato due denunce: una per guida in stato d'ebbrezza, l'altro per guida sotto l'effetto di stupefacenti). I quattro migranti, disidratati e in precarie condizioni di salute, sono stati accompagnati in pronto soccorso per essere curati e medicati prima della fase d'identificazione, in cui è emerso che uno di loro era minorenne e nessuno degli altri compagni di viaggio era suo parente.

GLI ACCERTAMENTI. La polizia dovrà ora chiarire quale sia stato il percorso seguito dal camionista, da dove fosse partito, dove fosse diretto e soprattutto se fosse a conoscenza della presenza dei quattro ospiti all'interno del suo tir. L'uomo comunque, stando alle prime indiscrezioni, avrebbe negato ogni addebito. Esattamente come il camionista greco, fermato a Mogliano a inizio giugno, sul cui tir viaggiava il 35enne mediorentale morto soffocato nel vano porta attrezzi in cui si era infilato prima che il veicolo venisse imbarcato su una nave partita da Patrasso per Venezia Fusina.
 
Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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