TREVISO - Dopo l'amplesso con la lucciola scattava l'estorsione. Condito dalla minaccia più raggelante: «Abbiamo filmato tutto. Paga o facciamo vedere il video a tua moglie». E il cliente, immancabilmente, sottostava alla richiesta dei tre uomini pur di salvare il matrimonio e pure la faccia. Solo che il pagamento non era una tantum. Anzi. Non bastava svuotare il portafogli o vedersi sottrarre il bancomat.
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A pochi giorni di distanza da quello che non doveva essere che un incontro a luci rosse con una prostituta, un cliente ha ricevuto un'ulteriore richiesta di denaro da parte dei tre che fin dal primo momento lo avevano tenuto in pugno. «Ci servono altri mille euro a testa», gli hanno detto. Ma lui questa volta ha solo finto di stare al gioco: ha chiamato i carabinieri e ha fatto scattare, a sua volta, una trappola. All'appuntamento per la consegna del denaro si sono infatti presentati anche i militari dell'Arma che hanno stretto le manette ai polsi dei tre malviventi: un 30enne kosovaro e due albanesi di 22 e 33 anni. Sono accusati a vario titolo di rapina aggravata, estorsione, lesioni e indebito utilizzo di bancomat...
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