TREVISO - La guardia di Finanza di Treviso ha scoperto 101 stranieri, in gran parte provenienti da Paesi dell'Africa centrale, che hanno percepito illecitamente il reddito di emergenza (Rem) per una cifra complessiva di oltre 200mila euro.
Sussidi, cosa è il Rem
Nell'ampio novero di sussidi e provvidenze pubbliche, studiati per sostenere le persone e le imprese che versano in condizioni di oggettiva difficoltà, il Rem è la misura di sostegno, istituita dallo Stato a favore dei nuclei familiari in sofferenza di liquidità a causa della perdurante emergenza epidemiologica.
Gli stranieri erano ospitati nei centri accoglienza
Tra le condizioni legittimanti, oltre a specifici requisiti socio-economici, vi era quella di non essere ospite di strutture poste a totale carico dello Stato, che comprendono, oltre a quelle sanitarie, i Centri di Accoglienza Straordinaria per Stranieri (Cas). Il tentativo di aggiramento della cornice di legalità ha riguardato proprio quest'ultimo requisito: i controlli eseguiti dai finanzieri bisogno scoperto 101 stranieri che, sebbene ospitati nei Cas di Treviso, Oderzo, Vittorio Veneto e Onè di Fonte, hanno richiesto e percepito somme di denaro. Tutti sono stati segnalati alla Prefettura di Treviso e all'Inps per il recupero delle somme indebitamente percepite.
«Purtroppo il malvezzo di chiedere e ottenere indebitamente sussidi statali, siano essi il reddito di cittadinanza o quello di emergenza, sembra dilagare. A prescindere dall'assenza di senso civico da parte di chi li chiede viene anche da chiedersi chi li rilascia e chi dovrebbe controllare, perché non è giusto che debba sempre e solo essere la Guardia di Finanza, che ringrazio per l'impegno costante, a intervenire per sanare furbate già confezionate e compiute». Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso, che ha scoperto l'indebita percezione di somme per oltre 200 mila euro legate al reddito di emergenza da parte di 101 stranieri ospitati nei Cas di Treviso, Oderzo, Vittorio Veneto e Onè di Fonte. «In questo caso - tra l'altro - l'illiceità è macroscopica - aggiunge il Governatore - perché i sussidi erano legati all'emergenza Covid e, per norma nazionale, non erano dovuti a coloro che fossero ospiti di strutture a totale carico dello Stato, come sono i Cas».