Non avevano diritto al reddito di cittadinanza, 17 indagati tutti Rom. E c'è anche un carcerato

Lunedì 28 Novembre 2022
Non avevano diritto al reddito di cittadinanza, 17 indagati tutti Rom. E c'è anche un carcerato
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TREVISO - Non avevano diritto a percepire il reddito di cittadinanza, ma per anni hanno incassato denaro, a carico dei contribuenti, per un ammontare complessivo di 150mila euro. E' l'accusa mossa grazie all'indagine degli agenti della squadra mobile di Treviso, guidati dal dirigente Immacolata Benvenuto, nei confronti di 17 persone, tutte indagate a vario titolo per aver trasgredito il decreto legge del 28 gennaio 2019 che punisce chi afferma il falso per percepire quello che, a detta di molti, è un sussidio a carico dello Stato. Tra loro, tutti di etnia rom, c'è chi aveva un'attività di compravendita di auto, chi faceva figurare come familiari a carico persone che risiedono all'estero, o anche chi, finito in carcere per 7 mesi, ha continuato a vedersi ricaricare la carta postale senza averne diritto non avendo comunicato all'Inps il suo “stato di detenzione”.

L'indagine, avviata d'iniziativa dalla questura e coordinata dalla Procura di Treviso, con il contributo informativo degli uffici dell'Inps, ha portato alla luce le condotte illecite, ancora presunte, che risalgono al 2019.

Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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