Treviso e Belluno snobbano il reddito di cittadinanza: poco più di 7mila beneficiari nel 2020 La mappa del Veneto

Lunedì 1 Febbraio 2021 di Andrea Zambenedetti
La tessera di Poste Italiane dove vengono caricati i soldi del reddito di cittadinanza
2

 L’assistenzialismo non è cosa da veneti e forse già si sapeva. Quello che non si sapeva è che i trevigiani fossero, in Veneto, tra quelli che nell’anno orribile della pandemia si sono tenuti più alla larga dal sostegno dello Stato. Solo in provincia di Belluno ci sono state meno richieste di reddito e pensioni di cittadinanza che a Treviso.

E non stiamo parlando di numeri assoluti, ma anche del rapporto con il numero di residenti. Insomma Treviso ha chiesto meno, o forse ha avuto minore necessità rispetto ad altre zone del Veneto. Complice certamente un contesto occupazionale meno complicato e salari che nel tempo hanno garantito pensioni più dignitose in questo angolo di Veneto ma anche, probabilmente, una minore propensione a chiedere aiuto che altrove.


UN PASSO INDIETRO
Per accedere al tanto discusso beneficio, introdotto a gennaio del 2019, oltre alla cittadinanza è richiesto un Isee inferiore a 9360 euro e un patrimonio finanziario non superiore a 6000 euro. Tra i paletti c’è il reddito familiare: deve essere inferiore ai 6mila euro annui (9360 nel caso in cui la famiglia viva in affitto). La Pensione di cittadinanza si fonda sugli stessi limiti ma è destinata a chi ha più di 67 anni. Il quadro generale dice che in provincia di Treviso sono stati 6086 i beneficiari di uno dei due provvedimenti: quasi 69 (68,73) ogni 10mila abitanti (inclusi i minori). A Belluno sono stati poco più di mille: 1108, 53 ogni 10mila abitanti. Ben al di sotto della media regionale con 85 richieste sempre ogni 10mila abitanti. Il confronto con Rovigo, che si trova dal capo opposto della classifica, è impietoso: sono 121 ogni 10mila i beneficiari di almeno uno dei due sostegni.


I BENEFICIARI
L’Inps rivela che in provincia di Treviso i beneficiari del Reddito di cittadinanza sono stati 4.944: poco meno di 56 ogni 10mila abitanti.

A Belluno, per citare l’esempio di una provincia confinante, sono state 901 le persone che hanno chiesto il reddito di cittadinanza nel 2020. Praticamente 43 beneficiari ogni 10mila (4 ogni mille) a fronte di una media regionale che arriva a 69 beneficiari ogni 10mila.

A Rovigo, per fare un confronto con l’estremo opposto, le persone che hanno richiesto reddito di cittadinanza sono state 2532: praticamente 105 ogni 10mila residenti. Nella statistica l’Istituto nazionale di previdenza sociale di Treviso, guidato dal dottor Marco De Sabbata, ha incluso tutti i beneficiari, comprese le persone che lo hanno ricevuto una sola volta nel corso dell’ultimo anno.


Capitolo a parte merita la Pensione di cittadinanza. Anche in questo caso Treviso figura tra quelle che hanno chiesto meno aiuto in Veneto. A chiedere la pensione di cittadinanza sono stati in 1142: quasi 13 (12,90) ogni 10mila abitanti, la media regionale è di 15 beneficiari ogni 10mila abitanti. I bellunesi che nel 2020 hanno preso almeno una volta la pensione di cittadinanza sono stati invece 207, praticamente 10 ogni 10mila abitanti. In questo caso la provincia che spicca per richieste di aiuti agli anziani è Venezia: ci sono state 1841 erogazioni a beneficiari diversi, con un totale di 21 aiuti ogni 10mila abitanti.
LA DISCUSSIONE
Proprio in queste ore il redditto di cittadinanza irrompe di nuovo nel dibattito politico dando vita all’ennesimo braccio di ferro tra Conte e Renzi. Per la prima volta però se ne può parlare conoscendo i numeri. E le cifre certificano che la provincia di Treviso (almeno in Veneto) ne ha meno bisogno di molte altre.

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci