Preso il rapinatore che terrorizza Santa Bona: 27enne disoccupato, suoi gli assalti ai negozi

Sabato 26 Marzo 2022 di Brando Fioravanzi
L'arresto del 27enne che ha terrorizzato Santa Bona

TREVISO - E' un 27enne di nazionalità italiana l'autore delle due rapine avvenute nei mesi di gennaio e febbraio nel centro del quartiere di Santa Bona.

L'uomo è stato arrestato ieri mattina dagli agenti della squadra mobile di Treviso, coordinati dalla dirigente Immacolata Benvenuto, e poi accompagnato in carcere. Si tratta di un italiano di seconda generazione residente da solo nei pressi di via Pisa. Disoccupato, già conosciuto alle forze dell'ordine con una sfilza di precedenti, non essendo percettore di alcun tipo di sussidio era solito vivere di espedienti e qualche saltuario lavoro, come l'operaio, da cui spesso veniva però licenziato o dallo stesso lasciato senza dare spiegazioni. I due scippi di cui è accusato, avvenuti ai danni di altrettanti anziani ultrasettantenni del posto, erano stati commessi nelle immediate vicinanze dello sportello bancomat di Unicredit. In entrambe le circostanze le vittime, che avevano appena prelevato alcune centinaia di euro, erano state aggredite alle spalle per poi essere strattonate e percosse con l'obiettivo di rubare loro il denaro. Proprio per questi motivi, in entrambi i casi l'autorità giudiziaria ha riconosciuto al 27enne anche le aggravanti connesse all'età avanzata delle vittime nonché del fatto che le stesse avevano appena usufruito di un servizio bancario.

L'ALLARME

A causa del modus operandi seguito dal 27enne nelle sue scorribande, i due episodi di violenza di cui è incriminato avevano inoltre subito provocato una forte preoccupazione nei residenti, tanto da invocare a gran voce maggiori controlli da parte delle Forze dell'Ordine per una più attenta sicurezza in tutto il quartiere. Le due rapine non sono però state le uniche forme di violenza a cui Santa Bona ha dovuto assistere in questi ultimi mesi. Il ventisettenne è difatti anche sospettato di essere il responsabile delle due spaccate effettuate nelle scorse settimane in via Ronchese quando sono state sfondate le vetrine e forzate le saracinesche di due attività della zona. Il primo colpo era avvenuto ai danni del bar locale e il secondo nei confronti della merceria Mistrorigo, due furti dai quali il ladro aveva racimolato l'esiguo contenuto del fondo cassa (per un totale di circa 200 euro) causando però danni per migliaia di euro ad entrambe le attività commerciali. L'indagine della mobile, condotta usufruendo anche delle immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali e di quelle di privati cittadini, oltre che attraverso pedinamenti ed appostamenti, ha ben presto consentito di incriminare il 27enne.

LA SODDISFAZIONE

«Sono molto soddisfatto per l'operato svolto dalla squadra mobile in sinergia con gli agenti di Polizia locale - commenta il sindaco Mario Conte Finalmente si è chiuso il cerchio attorno a questo soggetto che, a causa delle sue recriminabili gesta, aveva tolto la serenità ad un intero quartiere. Particolare poi il fatto che il suo arresto sia avvenuto proprio in concomitanza con l'installazione del tanto atteso Targa System in via Ronchese a cui seguirà anche l'arrivo della nuova telecamera di videosorveglianza». «II modus operandi del 27enne conferma poi il fatto che si sia trattato di episodi isolati continua Conte Posso dunque tranquillamente affermare che, come sempre ribadito, il quartiere è sicuro. Non c'è alcun Bronx». Un'opinione, quella offerta dal primo cittadino trevigiano, condivisa anche dall'ex consigliere comunale Enrico Renosto: «Da oggi possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo, anche se negli ultimi giorni una nuova spaccata è comunque avvenuta anche ai danni del negozio etnico, sempre in via Ronchese, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri. Nonostante tutto, però, i fatti hanno dimostrato che le azioni di un singolo possono arrivare persino ad unire e rafforzare un'intera comunità di quartiere come la nostra di Santa Bona». «Siamo molto soddisfatti per l'epilogo di questa triste vicenda - concludono in coro Sergio Mistrorigo, titolare dell'omonima merceria, e Umberto Piavento quale proprietario del bar della zona, ovvero le due attività colpite dal ladro Ora la speranza è quella che il quartiere possa tornare a vivere serenamente come in passato».
 

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