Da agente di commercio a rapinatore per disperazione: Paolo patteggia e si riprende la vita

Venerdì 20 Maggio 2022 di Giuliano Pavan
Paolo Menoncello

TREVIGNANO - Sei mesi e venti giorni di reclusione per due tentate rapine, a cui si aggiungono altri venti giorni per l'evasione dagli arresti domiciliari. Paolo Menoncello, 60enne agente di commercio di Trevignano, ha chiuso i conti con la giustizia patteggiando la pena, per essersi allontanato da casa mentre era in custodia cautelare, di fronte al giudice Alberto Fraccalvieri (in continuazione con i due colpi falliti).

Difeso dall'avvocato Federico Vianelli, ha ottenuto anche la sospensione condizionale. La storia di Menoncello era salita agli onori delle cronache perché l'uomo, divorziato e con un figlio, si era improvvisato rapinatore perché colpito dalla crisi economica legata al Covid.

LA VICENDA
A raccontare i motivi dei due colpi, il primo all'ufficio postale di Paese e poi alla filiale della Volksbank di Quinto di Treviso, era stato lo stesso 60enne durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto, assumendosi tutte le sue responsabilità: «Non sono un rapinatore, sono solo un uomo che ha perso tutto a causa del Covid. Mi pento di quello che ho fatto e voglio chiedere scusa innanzitutto ai dipendenti dell'ufficio postale e della banca: non volevo spaventarli o far loro del male. È che sono disperato: non posso andare avanti così». Anche il suo legale aveva subito definito Menoncello come un uomo che «ha perso la testa per la disperazione quando ha visto che le sue entrate si erano praticamente azzerate. Non è un violento, anzi, è una brava persona che ha fatto due sciocchezze». Per quelle due rapine era stato messo agli arresti domiciliari da dove era evaso per andare in farmacia a prendere dei medicinali per la madre. Anche in quel caso venne subito beccato e portato in carcere. Reato per il quale ha patteggiato ieri mattina, 19 maggio.

LA SPIRALE
Paolo Mononcello per anni aveva fatto l'agente di commercio. Poi aveva rilevato l'azienda del padre, la Commerciale Trevigiana Tuttauto srl, di cui è stato amministratore per 14 anni fino al fallimento sancito dal tribunale nel 2004. Chiuso quel capitolo è tornato a fare l'agente di commercio, vendeva asciugatrici, ed è stato responsabile di una filiale della Cravedi spa. Negli ultimi dieci anni, sempre come rappresentante, vendeva contratti per le utenze di luce e gas. Una vita normale e lavori diversi ma redditizi. Fino al 2020, quando il Covid lo ha messo in ginocchio. «Quando è iniziato il lockdown pensavo che durasse poco. Alla fine però nel 2020 ho visto i miei guadagni che si sono più che dimezzati».
 

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