CASALE SUL SILE (TREVISO) - Sono entrati in casa sua aprendole la porta in faccia, prendendola a pedate, sapendo già che nell'abitazione c'era una cassaforte nascosta da saccheggiare, e lei, in preda alla paura, gli ha detto tutto e ha aspettato che quell'incubo finisse. In queste immagini si sente racconto in viva voce della vittima della rapina in casa a Casale, Monica Biasin, 60enne reisidente in via Buonarroti.
La rapina, cosa è successo
Monica Biasin è rimasta in balia di due banditi travisati sotto al casco, che l'hanno minacciata e strattonata. La rapina-lampo è avvenuta nel pomeriggio del 5 dicembre, alle 17, a Casale sul Sile, in via Buonarroti. La donna, che vive da sola, è stata aggredita al suo rientro a casa, mentre stava chiudendo la porta a chiave. Probabilmente i due criminali l'avevano seguita e, approfittando delle sue difficoltà di deambulazione, hanno pensato che fosse la preda ideale. Così sono entrati in azione: l'hanno spinta a terra e a suon di minacce si sono fatti consegnare i soldi che teneva in casa. Lei non ha avuto altra scelta che obbedire agli ordini dei suoi aggressori, sperando che non le mettessero le mani addosso. Fortunatamente i malviventi non erano armati. Intascato il bottino, i due si sono dileguati con la stessa rapidità con cui si erano materializzati davanti all'abitazione. La donna, superato lo choc iniziale, ha trovato la forza e la lucidità di chiamare subito il 112. In una manciata di minuti una pattuglia è arrivata sul posto. La 60enne è andata all'ospedale per gli accertamenti, anche se non sembra aver riportato ferite.