Rapina al market di Refrontolo, i banditi su un'auto con la "P". La titolare di 81 anni: «Rubati anche i soldi per le bollette»

Sabato 4 Marzo 2023 di Pio Dal Cin
Rapina al market di Refrontolo

REFRONTOLO (TREVISO) - «Hanno rubato persino i soldi delle bollette, che tengo in un altro cassetto. Stavamo per chiudere il negozio quando mi sono vista entrare due individui col passamontagna. Ho pensato a uno scherzo, poi uno di loro mi ha puntato addosso la pistola. L’altro aveva in mano un coltello. Ho capito che facevano sul serio». Edda Doro, 81 anni, è ancora molto scossa dopo la rapina a mano armata subita giovedì sera, poco dopo le 19, all’interno del Belmarket, storico casoin affacciato in via della Vittoria. Eppure ieri mattina si è fatta coraggio ed è tornata dietro al bancone. Con lei, quella sera, c’era Ketty Signorotto una delle due collaboratrici di Edda. Dopo il colpo-lampo, i due, che avevano accento “nostrano” si sono allontanati su una punto bianca rubata con la lettera “P” (che indica l’utilizzo da parte di un neopatentato) stampigliata sul vetro posteriore.

La vettura è stata poi ritrovata dai carabinieri poco lontano dal luogo della rapina. 

Lo choc della donna

«È durato tutto due-tre minuti - racconta Edda, che confessa di non essere riuscita a chiudere occhio la notte scorsa per lo spavento -. Mentre Ketty svuotava la cassa e consegnava i contanti a quello dei due che aveva il coltello, l’altro, con la pistola mi ha intimato di dargli la borsa. Gli ho detto che era nello spogliatoio e lui mi ha scortato, sempre con la pistola puntata e dalla borsa ha estratto il portafogli con circa 300-400 euro». I malviventi hanno arraffato anche i soldi di chi aveva pagato le bollette, custoditi in un altro cassetto. In tutto un bottino da circa 1.500 euro. Poi sono scappati. Le due donne hanno chiamato immediatamente il 112. Sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri di Vittorio Veneto, che hanno raccolto le testimonianze delle due donne. Nonostante il passamontagna calato sul viso, la commessa è riuscita a notare un dettaglio: uno dei due rapinatori aveva le mèches bionde

Le indagini

Le informazioni fornite dalle vittime sono tasselli fondamentali per le indagini, così come i filmati di videosorveglianza. Una telecamera ha immortalato l’arrivo dei due banditi a bordo della Punto bianca. Ora è caccia ai rapinatori. Gli inquirenti sono convinti che avessero pianificato il colpo nel dettaglio, scegliendo di entrare in azione quando il negozio stava per abbassare le serrande così da scappare con l’intero incasso di giornata. Nemmeno la scelta di un market di paese gestito da una signora anziana sarebbe stata casuale, anzi: confidavano di non incontrare resistenze da parte della titolare. Si cerca anche un possibile basista tra i clienti passati per il Belmarket nei giorni precedenti alla rapina. Poco prima del colpo era entrata una ragazza mai vista prima. Edda confessa di essere ancora sconvolta e di non essere riuscita a riposare durante la notte: «Continuavo a rivedere la scena nella mia mente e non so come ho fatto a rimanere tranquilla durante la rapina nonostante la pistola puntata su di me. Non ho visto nessun tappo rosso sulla canna». La signora Doro gestisce il piccolo negozio di quartiere da 23 anni. Prima di lei lo gestiva la sorella. Il casoin era stato aperto dalla mamma di Edda Caterina Pezzin, mancata dieci anni fa alla veneranda età di 100 anni. «Il negozio ha almeno settant’anni - racconta Edda -. Continuerò ad andare avanti fino a che le forze me lo consentiranno. Ho avuto tanta paura ma devo continuare il lavoro iniziato da mia mamma». Dodici anni fa c’era stato un altro furto al Belmarket ma come minimizza la stessa Edda, si era trattato di un tossicodipendente che aveva portato via pochi soldi. 

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Ultimo aggiornamento: 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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