Il giudice che rilasciò il re delle truffe:
«Ho sbagliato, ha ripreso subito»

Martedì 1 Maggio 2018 di Denis Barea
L’INTERVISTA Il giudice Angelo Mascolo nel servizio andato in onda domenica sera su Italia Uno
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"I fatti dimostrano che ho sbagliato, sarei un cretino a non ammetterlo". Non cincischia davanti ai microfoni delle Iene Angelo Mascolo, il gip di Treviso che nei giorni scorsi aveva accolto una istanza di scarcerazione presentata dal difensore di Stefano Ramunni, il 56enne “re delle truffe” e del suo complice, il 26enne Giovanni Chiaramonte Tarantino. I due si trovavano in custodia cautelare nel penitenziario di Santa Bona, in attesa del giudizio immediato chiesto dal sostituto procuratore Massimo de Bortoli che, dopo il loro arresto a Vedelago nel gennaio scorso, li aveva indagati con l’accusa di sostituzione di persona, falsità materiale commessa dal privato in certificati e indebito utilizzo di carte di credito.

Dopo il doppio no alle richiesta di farli uscire dal carcere arrivati nei mesi scorsi prima dal Tribunale del Riesame e poi dal gip GianLuigi Zulian, il loro avvocato Fabio Crea aveva presentato una analoga richiesta al gip Mascolo, il quale aveva accolto l’istanza ritenendo che 90 giorni di custodia cautelare dietro le sbarre fossero stati sufficienti, cambiando la misura nell’obbligo di dimora a Milano e l’obbligo di firma. Ma appena usciti da S. Bona Ramunni e Tarantino si erano rimessi subito all’opera....

 
Ultimo aggiornamento: 23:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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