Ragazzo di 17 anni minacciato con un martello e rapinato da due malviventi incappucciati

Domenica 19 Gennaio 2020 di Alberto Beltrame
La stazione di servizio dove il 17enne è stato rapinato da due malviventi incappucciati
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Lo hanno affiancato in bicicletta mentre camminava sul marciapiede e dopo avergli puntato addosso un martelletto frangivetro lo hanno rapinato del cellulare e dei piccoli spiccioli che portava appresso. Vittima dell’agguato, avvenuto lungo la Postumia in pieno centro a Paese e messo a segno da due malviventi incappucciati, un minorenne residente nella zona, che subito dopo la rapina subita ha chiesto l’intervento dei carabinieri, giunti sul posto con una pattuglia. Il giovane, 17 anni, ha cercato di fornire una sommaria descrizione dei due banditi (nonostante fosse già buio), probabilmente originari dell’est Europa almeno stando all’inflessione con cui hanno intimato al ragazzo di consegnare quanto aveva. I militari della stazione di Paese hanno subito messo al setaccio le telecamere della zona, in particolare quelle vicine all’autolavaggio Tonado, ma i primi riscontri avrebbero dato esito negativo. «È un episodio inquietante e grave - afferma il sindaco di Paese Katia Uberti -, che ho immediatamente segnalato anche ai nostri agenti della polizia locale, perchè siano in allerta. Spero che gli investigatori riescano al più presto ad identificare i responsabili».

L’AGGUATO
La rapina è stata messa a segno poco prima dell’ora di cena, verso le 19, sul marciapiede della pista ciclabile di via Postumia a Paese, nei pressi dell’autolavaggio. Stando a quanto ricostruito, il 17enne era a piedi quando è stato sorpreso da due uomini, come detto probabilmente originari dell’Est Europa, almeno stando a quanto detto dal ragazzo, che gli hanno fatto intendere senza tanto tergiversare che se non avesse fatto quanto richiesto avrebbero usato contro di lui il martello frangivetro che uno di loro teneva fra le mani. Il minorenne, spaventato, non ha potuto far altro che consegnare ai banditi quanto di valore aveva in tasca, non più di qualche banconota e il telefono cellulare, per un bottino complessivo del valore di appena un centinaio di euro. I due ladri, ottenuto quanto volevano, sono quindi risaliti in sella alle loro bici allontanandosi velocemente e, a quanto pare, rimanendo lontano dai coni visivi delle telecamere presenti in zona. «Davanti all’autolavaggio telecamere non ce ne sono» spiegano dal Comune, ma non è detto che altri dispositivi presenti non distante dal punto in cui è avvenuta la rapina possano rivelarsi utili, come già accaduto in passato per simili episodi, all’individuazione dei due malviventi.

LE INDAGINI
I carabinieri della stazione di Paese e del nucleo operativo della compagnia di Montebelluna si sono subito messi al lavoro tracciando un primo identikit dei banditi (servendosi della testimonianza del 17enne), e hanno passato al setaccio le telecamere presenti nel Comune, nella speranza che i malviventi siano stati ripresi nelle fasi immediatamente precedenti o successive al colpo. «In questi casi - sottolinea il sindaco Uberti - è fondamentale avvisare tempestivamente le forze dell’ordine, perchè possano intervenire in tempi celeri, con molte possibilità in più di individuare chi delinque».

I PRECEDENTI
Proprio a Paese, caso vuole, sono stati registrate negli ultimi anni diverse rapine a danno dei passanti lungo le strade. A finire nel mirino del malvivente di turno sono state per lo più donne di mezza età e anziane. Il caso più eclatante fu quello di un 46enne di Povegliano che, agendo talvolta in bicicletta, talvolta in motorino, prendeva di mira le pensionate: agiva con grande precisione e meticolosità cambiandosi d’abito subito dopo le rapine e i borseggi messi a segno, evitando accuratamente i percorsi in cui sono presenti le telecamere. Le scorribande dell’uomo, che imperversava tra Paese, Villorba e Treviso, zona Santa Bona, durarono per gran parte dell’estate, fino a quando a Padernello, dove una delle sue prede, una 76enne della zona, venne fatta cadere e rimase ferita nel corso della rapina, commise un passo falso e venne identificato (anche grazie a un vistoso tatuaggio sul braccio), dagli agenti della squadra mobile, che lo trassero in arresto. 
Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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