Daniele alias Radiolina: sempre
in bici con il volume a palla

Domenica 14 Giugno 2015 di Elena Filini
Daniele Abalsamo
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TREVISO - Non chiamatelo Radiolina. Perchè lui è Denny Fly, il menestrello digitale. Molto più che un juke-box su due ruote. È il mago della "Bici music", l'uomo che ha creato la Radio On Live: un velocipede fornito di un'iradiddio di amplificazione con cui, nel week end, si oppone alla noia borghese con hit anni '80 e ballate di De Andrè.

Un po' genio un po' folle iconoclasta Denny, all'anagrafe Daniele Abalsamo, perito elettronico ultra 50enne di Senise (Potenza), non nasconde neppure la spiccata predilezione per il gentilsesso. E come un moderno Trovatore, compone le sue playlist nottetempo, ogni giovedì dalle 11 alle 4 di mattina. Non sempre la platea però mostra di gradire: e infatti il costoso e avanguardistico impianto di messer Radio Bici è stato più volte fatto planare nel Sile. L'autorità gli ha poi comminato diverse ammende per schiamazzi e turbativa dell'ordine pubblico ma Denny, moderno Don Chisciotte sonoro, tira dritto per la sua strada.

Del resto, se pure Gentilini si è dovuto ricredere...

Com'è arrivato a Treviso?

«Al sud facevo il costruttore di aerei ultraleggeri e avevo una moto potente sulla quale ho brevettato il mio sistema radio. A causa di un grave incidente ho chiuso l'attività e dopo il coma e la riabilitazione mi sono trasferito al Nord. Quando sono arrivato a Treviso ho sentito risuonare in me la canzone dell'Equipe 84: io mi fermo qui!»

Ma come le è venuta l'idea della Radiobici?

«Guardando le ragazze che correvano con le cuffiette. Ma la passione per la radio è antica. A Senise, nel 1982 ho dato origine a una Stazione Radiofonica chiamata Radio Reporter Stereo Città Campagna Senise. L'interesse del resto era nato sui banchi di scuola: i miei insegnanti sono stati gli ingegneri dell'Industrie Farfisa e Bontempi che nelle Marche costruivano organi elettronici, sintetizzatori, amplificatori e tante altre cose».

Perchè ha reinventato il concetto di Saturday night fever con bici e volume a mille?

«Semplice, perchè Treviso è una smart city, abitata nel centro medioevale da tanti smart "cafon" con qualche soldo in tasca, i quali per noia dopo il famoso film "Signore e Signori" non sanno come divertirsi. E allora? Eccovi il menestrello digitale con la Radio Bici».

Però non tutti i trevigiani ce l'hanno con lei. Gentilini ad esempio..

«Lui è un grande. All'inizio non eravamo in sintonia però poi mi ha aiutato molto, trovandomi un alloggio e facendomi brevettare un sistema antitaccheggio per gli autobus Actv. Ora ho una casa, un magazzino-officina, la mia partita Iva e lavoro qua e là come progettista e libero costruttore di apparecchiture elettroniche».

Come sintetizzerebbe lo stile di vita alla "Denny" Fly?

«Sono un tipo estroverso. Voglio dimostrare che nella mia scatola cranica c'è un pizzico di materia grigia. La mia missione è portare un po' di allegria per le strade: sono il mago della "Bici Music", e questo perchè per via della mia esperienza radiofonica so giocare sul ritmo, e sulla sorpresa, e avendo un grosso patrimonio musicale riesco a fare spettacoli meravigliosi di sabato in sabato. Ma solo se mi va: nella vita non voglio avere padroni».

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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