Treviso. Costi in aumento, il radicchio quest'anno è più caro del solito. Le spese sono aumentate del 20%

Maxi bollette, rincari delle materie prime e del carburante hanno inficiato anche sui prezzi dei prodotti. I produttori del fiore d'inverno stanno trattando per tagliare i costi.

Martedì 11 Ottobre 2022 di Mauro Favaro
Aumentato il prezzo del radicchio

TREVISO - I costi per la coltivazione del radicchio sono aumentati del 20%, tra le irrigazioni aggiuntive a causa della siccità, il caro-carburante, le maxi-bollette e i rincari generali. I produttori stanno trattando con chi confeziona il prodotto e con il sistema di distribuzione per scongiurare due rischi: da una parte un aumento esagerato del prezzo sugli scaffali e dall'altra un drastico taglio del margine per chi lavora nei campi. «È necessario trovare un equilibrio - avverte Andrea Tosatto, presidente del Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso Igp e del radicchio variegato di Castelfranco Igp - una quota dei maggiori costi potrebbe anche essere scaricata sul prezzo. Ma di sicuro non tutto. Dall'altra parte la filiera deve essere cosciente della necessità di sostenere la produzione, altrimenti salta l'intero sistema».

Il nodo del personale

Insomma, il fiore d'inverno per eccellenza è alle prese con un nodo complesso. A questo si aggiungono le difficoltà delle aziende nel trovare lavoratori. «Il reddito di cittadinanza porta via chi non ha voglia di lavorare - spiega Tosatto - e a fronte dell'attuale ricerca di personale nel mondo dell'industria, le persone preferiscono la fabbrica alla campagna, dove il lavoro è piuttosto duro». Il periodo clou è tra i trapianti di luglio e la raccolta che arriva fino a febbraio. Non un lasso di tempo breve. Non è una questione di paghe: «Paghiamo il personale come previsto -  scandisce il presidente - una volta c'erano i voucher che consentivano una buona flessibilità.

Per noi era uno strumento che rendeva le cose più semplici». Non è più così.

Il corso

Anche per questo il consorzio ha promosso l'avvio nell'istituto agrario Sartor di Castelfranco di un corso pomeridiano dedicato alla formazione di operatori specializzati proprio nell'ambito del radicchio. «Quest'anno usciranno i primi», annuncia il presidente. Il lavoro di certo non manca. Il mercato si estende dalla Marca fino ai supermercati del Lazio e della Sicilia. E una parte va all'estero: Francia, Germania, Inghilterra e Svizzera. La produzione media di radicchio nel trevigiano si aggira sulle 1.100 tonnellate all'anno. Stavolta, però, il totale potrebbe essere un po' più basso. Le temperature ancora troppo elevate non aiutano. Per il momento, comunque, le premesse a livello agronomico sono più che buone. «Si giocherà tutto da qui alla fine di novembre - specifica Tosatto - un autunno caldo disturba sempre la crescita. E di conseguenza la resa in termini di quintali potrebbe essere un po' compromessa. L'effetto è che probabilmente si andrà a comperare meno prodotto ma di qualità più elevata, magari confezionato, affinché duri di più, in modo da sfruttarlo al massimo». Un aspetto, questo, che rende ancora più importante l'equilibrio per quanto riguarda i prezzi. «Con un prezzo alto e con poco prodotto disponibile si rischia il disastro», sottolinea il presidente del consorzio. «I costi di produzione sono andati alle stelle. A fronte del gasolio agricolo a 1,30 o 1,40 euro, i costi sarebbero raddoppiati già con la normale irrigazione. Invece sono lievitati ancora di più evidenzia Tosatto sarà fondamentale provare a gestire al meglio il rapporto tra domanda e offerta, in modo da riservare qualcosa in più ai produttori. Per questo mese ci stiamo riuscendo». Si parla in particolare dei 120 produttori legati al marchio Igp. Ma non solo. Per il radicchio tardivo, di seguito, l'autunno caldo sembra allontanare le brinate. «L'anno scorso abbiamo modificato il disciplinare: grazie ai nostri produttori locali che sono riusciti a sviluppare anche sementi che non hanno bisogno di gelate, dal 20 ottobre potremo comunque iniziare a raccogliere un radicchio di Treviso tardivo molto bello e buono».

 

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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