QUINTO - Tre medici di famiglia diversi nel giro di soli tre mesi. Anche se a poche ore dalla scadenza non si sa ancora chi sarà il prossimo. È l’odissea vissuta dalla fine dello scorso settembre da oltre 1.000 cittadini sparsi tra Quinto e Morgano. Il 30 settembre è andato in pensione Luciano Favaro. Al suo posto è arrivata Germana Curione, dottoressa di 45 anni originaria di Palermo. Quest’ultima, però, ha già deciso di rinunciare all’incarico. I tempi sono strettissimi. Curione lascerà l’ambulatorio di Quinto il 2 gennaio. Molti cittadini non lo sanno ancora: la lettera di avviso non è arrivata a tutti. Il punto è che i medici di famiglia in servizio nello stesso ambito territoriale non hanno abbastanza posti per poter accogliere tutti gli assistiti prima di Favaro e poi di Curione. A marzo dovrebbe arrivare a Quinto un nuovo medico di famiglia titolare. L’assegnazione è già stata timbrata. Nel frattempo, però, serve un sostituto. E al momento non è ancora stato trovato.
CORSA CONTRO IL TEMPO
«Ci scusiamo per il ritardo nella comunicazione. Stiamo valutando la possibilità di inserire uno specializzando per coprire il lasso di tempo da qui a marzo -spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca- se non emergerà nessun nome, procederemo con la temporanea distribuzione degli assistiti tra medici in servizio in altri paesi». Non ci sono alternative. Nella lettera che sta arrivando ai cittadini coinvolti nella triplice staffetta, l’azienda sanitaria ricorda che è possibile scegliere un nuovo medico di famiglia inviando una mail all’indirizzo sportello.villorba@aulss2.veneto.it oppure rivolgendosi ai distretti di Padernello (da lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13) e di Quinto (il lunedì e il martedì dalle 8.30 alle 13 e il mercoledì e il venerdì dalle 9.30 alle 13). È però difficile scegliere se non ci sono abbastanza camici bianchi e di conseguenza posti liberi. In tutto ciò, come segnalato nella lettera dell’Usl, chi non sceglierà un dottore in tempo utile rischia di ritrovarsi dal 3 gennaio senza un riferimento in ambulatorio. Per molti cittadini si tratta di un rompicapo.
PROBLEMA ENDEMICO
Quello della carenza di medici di famiglia sembra proprio essere un nodo senza fine.