L'azienda fallisce, il Comune si ricompra la vecchia scuola e intasca pure 55mila euro

Domenica 28 Agosto 2022 di Mauro Favaro
L'azienda fallisce, il Comune si ricompra la vecchia scuola e intasca pure 55mila euro
1

QUINTO DI TREVISO - ll Comune ricompra l'edificio della vecchia scuola Pio X. E in più si mette in saccoccia oltre 55mila euro. È l'effetto del fallimento della Tasca Aldo Srl. Nel 2014 il complesso era stato ceduto proprio alla società di costruzioni in cambio di alcuni lavori nell'altra scuola elementare di Quinto, la Marconi, per un valore di 196.500 euro. Lo scorso marzo, però, il tribunale di Treviso ha timbrato la dichiarazione di fallimento della storica azienda con quartier generale a Ponzano, fondata nel 1965, che tra le altre cose aveva contribuito alla ristrutturazione del Molino Stucky a Venezia, alla realizzazione delle opere edili legate al Passante di Mestre e al restauro di villa Carrisi a Fiera, sede dell'Usl.

E a maggio il curatore fallimentare del foro di Trani, competente per territorio e impegnato a cercare di far quadrare i conti dei creditori nell'ambito del fallimento, ha chiesto al Comune di Quinto se fosse interessato a riacquistare l'edificio ex Pio X. Detto fatto, le parti si sono messe d'accordo per 140mila euro.


SOMMA CONGRUA
Una somma giudicata congrua anche dal giudice del tribunale di Trani. Così il municipio è tornato a essere il proprietario della vecchia scuola. E adesso punta a realizzare al suo posto un nuovo auditorium. Senza dimenticare che intanto si sono recuperati pure 56.500 euro, frutto della differenza tra i lavori effettuati a suo tempo dalla Tasca Aldo e il prezzo pagato dal municipio per ricomperare la struttura. «Dopo aver fatto i conti, abbiamo deciso di riportarla a casa -spiega il sindaco Stefania Sartori- il piano terra è di fatto già utilizzabile. Mentre per il primo piano servono degli interventi per metterlo a norma». I bambini che frequentavano la Pio X erano stati trasferiti alle Marconi per toglierli da sotto la rotta di atterraggio degli aerei del Canova. Ma adesso nulla vieta di usare in modo diverso il complesso ex Pio X. Il sogno è quello di fare tabula rasa dell'edificio esistente per poi costruire una struttura con grandi sale polifunzionali, capaci di ospitare riunioni così come altre iniziative, non ultime quelle teatrali. «Si tratta di una cosa che manca a Quinto -nota il primo cittadino- per quanto riguarda gli aerei non ci sarebbero problemi: una cosa è avere una scuola in corrispondenza delle rotte, altra è avere una serie di sale a disposizione della cittadinanza».


NESSUN RISCHIO
Qualcuno potrebbe vederci sempre un minimo di rischio. Ma ragionando in questo modo allora sarebbe a rischio l'intero centro abitato di Quinto. «Intanto abbiamo riportato a casa la struttura con un evidente interesse economico, perché l'avevamo venduta per 196.500 euro e la ricompriamo per 140mila euro. Insomma, siamo stati bravi -tira le fila il sindaco Sartori- poi con calma possiamo pensare a come utilizzare queste sale. Una parte può già essere usata. E poi perché non pensare in grande rispetto alla possibilità di realizzare un vero e proprio auditorium?». Non ci si pone limiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci