Bufera sull'assessore per l'elogio a un'azienda di Prosecco, ma il sindaco la difende

Venerdì 8 Maggio 2020 di Paolo Calia
L'assessore Lavinia Colonna Preti (a sinistra) con il sindaco Mario Conte
TREVISO - «Chiedere scusa? E di cosa? Anzi dare visibilità a un’azienda che tanto fa per la nostra città e la nostra comunità è un vanto. E lo farò ancora per tutti quelli che danno una mano al Comune e per promuovere tutte le attività possibili della mia città e della mia Regione». L’assessore Lavinia Colonna Preti non ci sta a finire nel tritacarne. E non ci sta a fare da bersaglio alle frecciate dell’ex vicesindaco Roberto Grigoletto, che ha puntato il dito su un suo post, rimbalzato nelle varie pagine social dell’assessore, in cui elogia la “Vigna di Sarah”, una delle più note etichette della Docg del Prosecco. «Imbarazzante», l’ha definita l’esponente del Pd, specificando l’inopportunità che un assessore faccia pubblicità a un privato. Nemmeno utilizzando un suo profilo privato. La polemica è subito divampata. E il fatto che Colonna Preti sia un’affermata comunicatrice e che, come ambito professionale, si occupi di promozione turistica e culturale, per l’esponente della passata giunta evidenzia ancora di più l’inopportunità di certe uscite. Ma Colonna Preti replica: «Supportare le aziende del territorio, dare forza alle attività dei cittadini, è un mio compito ben preciso. Sono tante le aziende che si adoperano per la città senza chiedere niente in cambio e, quando posso, le ringrazio tutte pubblicamente, utilizzando anche le mie pagine socia. Senza contare che parliamo di profili privati, non istituzionali. . E poi non capisco la polemica: non ho sponsorizzato un mio prodotto o una mia attività. Ma ho dato spazio a un’azienda trevigiana. E lo farò ancora ogni volta che avrò la possibilità di parlare di chi nel nostro territorio ci lavora. E questo fa parte del mio impegno come assessore, mettendo a frutto le mie competenze professionali: io ne ho. Altri, nella passata Giunta, di competenze ne avevano molte di meno».
«NON È PUBBLICITÀ»
Accanto all’assessore Colonna Preti si schiera anche il sindaco Mario Conte, che nei suoi profili social molto spesso dà spazio ad aziende trevigiane: «Non mi interessa fare polemica, l’assessore Colonna Preti non si deve scusare proprio di niente e io non devo prendere le distanze da nessuno. Anzi ne approfitto per ringraziare, cosa che faccio sempre anche attraverso i post su Facebook, anche nella pagina istituzionale, quelle realtà che sostengono senza nulla chiedere indietro le iniziative del Comune. E parlo delle iniziative in ambito culturale, sociale, ambientale e nelle attività produttive. Ricordo che l’amministrazione da sola, senza l’aiuto di questi privati, riuscirebbe a fare un terzo delle cose che fa». 
USANZE
Poi Conte sottolinea che dare spazio agli amici della città è stato fatto molte volte in passato: «Quella dell’assessore non è assolutamente una forma di pubblicità. Ma semplicemente una cosa che hanno sempre fatto anche le amministrazioni che mi hanno preceduto quando si è trattato di parlare di iniziative per la città o di nostre aziende. E non serve che tiri fuori le foto delle moto col sindaco accanto o dei mondiale di karate». Due riferimenti non casuali: il primo legato a quando l’allora sindaco Giovanni Manildo visitò lo stabilimento della Fantic Motor di Dosson, il secondo i mondiali di karate portati al Palaverde dall’allora assessore Ofelio Michielan. «Ma è sempre stato così, una mano lava l’altra - continua Conte - e tutto sempre nella massima trasparenza, perché è fondamentale riconoscere le aziende che aiutano l’amministrazione pubblica e l’intera comunità e lo facciamo noi come lo hanno fatto altri in passato. Tutto quello che noi facciamo è un servizio ai cittadini. Quindi non esiste proprio che prenda le distanze dall’assessore Colonna Preti». Chiusura tutta dedicata all’ex vicesindaco: «Chiedo a Grigoletto che abbaglio ha preso e, soprattutto, se ha cancellato i ricordi dei suoi cinque anni di amministrazione»
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