TREVIGNANO - Prostituzione, sfruttamento, le case chiuse, la dura vita delle donne di strada a Treviso, dall'annessione al Regno d'Italia sino alla Legge Merlin. La storica Valeria Favretto, ricercatrice dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, comitato di Treviso, affronta domani alle 20.45 ai Martedì in villa Onigo a Trevignano (info 0423.672842), il tema del meretricio a Treviso, dai quartieri a luci rosse ai casini di guerra.
Prostitute e case chiuse
La ricerca analizza il fenomeno prostituzione a Treviso dall'annessione al Regno d'Italia nel 1866 all'applicazione della legge Merlin nel 1958. Nel susseguirsi incessante di regolamenti e di tentativi, spesso vani, di contenere il contagio sifilitico, la prostituzione trevigiana si trova a vivere un periodo rivoluzionario durante il Primo conflitto mondiale con l'istituzione dei casini di guerra.
Valeria Favretto
Nata a Treviso nel 1977, laureata in Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia, Favretto ha pubblicato qualche anno fa anche Guida ai luoghi del Risorgimento della città di Treviso (Editoriale Programma). Da sempre attenta ai temi legati alla donna nella storia, la ricercatrice trevigiana ha tenuto in questi anni numerose conferenze nella Marca, analizzando i cambiamenti storici e sociali del ruolo della donna partendo dal Medioevo Cristiano passando per il Cinquecento fino ai giorni nostri: ha analizzato, ad esempio, la donna ai margini della società nel Cinquecento o Le grandi donne della Grande Guerra, studiando anche I forestieri a Treviso nel Trecento e in epoca moderna.