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di Alberto Beltrame
TREVISO - Quando si dice accoglienza a 360 gradi. Dopo aver accolto in casa propria, a Camalò di Povegliano nel Trevigiano, come fossero propri figli sei richiedenti asilo, il professor Antonio Calò e la moglie Nicoletta a Natale si trasferiranno a Treviso. Andranno ad abitare assieme al parroco di Santa Maria del Sile don Giovanni Kirschner. I profughi, per ora, rimarranno a Camalò in una sorta di prima prova verso la completa autonomia. «La casa rimarrà a loro disposizione - afferma Calò, il professore di liceo che nell'estate di due anni fa, choccato dall'ennesima strage di migranti nel Mediterraneo, decise di dare ospitalità a 6 rifugiati, nonostante sia padre di 4 figli -. Sarebbe bellissimo che, se riuscissero a ricongiungersi con i loro familiari, potesse diventare una casa africana».Domenica 3 Dicembre 2017, 10:09