Pro loco azzerata, il caso in tribunale: «Elezioni irregolari»

Giovedì 10 Giugno 2021 di Elisa Giraud
Il consiglio direttivo della Pro loco di Conegliano

CONEGLIANO - Le vicissitudini della Pro loco finiscono in tribunale. Angela Buso ha presentato un esposto al tribunale di Treviso per segnalare «gravi irregolarità nella elezione dei membri del consiglio direttivo in occasione dell'assemblea del 5 luglio 2020, con conseguente necessità di pronuncia di decadenza dello stesso».

Questione che - precisa - «era stata da me sollevata anche all'Unpli Veneto nel marzo 2021». In quel consiglio direttivo era stata eletta anche Buso che però riferisce di aver segnalato sin da subito le irregolarità della elezione, consistenti nel fatto che la maggior parte dei votanti che facevano parte dell'assemblea non erano residenti a Conegliano e quindi senza diritto di voto. La vicenda venne sollevata a settembre, non appena Buso ricevette le carte relative all'assemblea e alla Pro loco essendo stata eletta presidente. Il primo passaggio di verifica fu fatto con il collegio dei probiviri che non rilevò irregolarità e pertanto il consiglio restò in carica.

I DISSIDI
Ma da quel momento nacquero i dissidi tra la maggioranza dei consiglieri e la Buso che venne poi sfiduciata e alla fine rassegnò le dimissioni, nell'ottobre 2020, restando comunque in carica come consigliere. Al suo posto venne eletta Sara Favaro. I dissapori sono continuati, anzi si sono acuiti, fino alla scorsa settimana, quando è stata convocata l'assemblea con la richiesta di estromettere Buso dal consiglio. La quasi totalità dei soci ha votato a favore dell'estromissione, ma già in sede di assemblea Buso aveva dichiarato che la stessa era illegittima per un vizio di forma, in particolare «in spregio all'articolo 8 dello statuto». Già il giorno dopo la presidente Favaro aveva annullato l'assemblea, senza necessità di far intervenire i probiviri, riconoscendo l'errore nella convocazione della riunione.

LE DIMISSIONI IN MASSA
Lunedì 7 giugno la maggioranza dei consiglieri, presidente e due vice compresi, si è dimessa per «dare un taglio a questa situazione» ha spiegato Favaro. O meglio, il consiglio direttivo ha rimesso il proprio mandato nelle mani dell'assemblea dei soci, esasperati, dice qualcuno, da una situazione diventata insostenibile. E c'è chi si chiede come mai Buso, l'anno scorso, sia rimasta in carica nonostante abbia rilevato le irregolarità. «Sono convinta della correttezza e della trasparenza del mio operato afferma Buso -, auspico che con l'elezione del nuovo consiglio venga ripristinato il pieno rispetto dello statuto, nell'interesse superiore dell'associazione». In quanto alle dimissioni del consiglio direttivo dice «hanno solamente anticipato le verifiche e i conseguenti provvedimenti che sarebbero stati adottati in sede legale».

L'INVITO
«Ora la Pro loco è in mano ai soci afferma Giovanni Follador, presidente di Unpli Veneto Sarà l'assemblea dei soci a decidere che cosa fare, se eleggere un nuovo consiglio direttivo e andare avanti oppure chiudere l'associazione. Auspico che Conegliano continui ad avere una Pro loco, senza tanto clamore. Mi piacerebbe che si parlasse delle attività dell'associazione piuttosto che delle diatribe interne».
 

Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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