Bufera sul Pride a Treviso, Comune e Lgbt prendono le distanze: «Non ha la giusta filosofia»

Martedì 12 Luglio 2022 di Elena Filini
La manifestazione del Pride a Treviso al centro della polemica

TREVISO - «E' una protesta di piazza, ma non è un Pride. Del Pride non ha la filosofia inclusiva né il dialogo con la città. Ognuno è libero di partecipare singolarmente. Noi non ci saremo». Se non è una presa di distanza ufficiale, poco ci manca. Il coordinamento LGBT si dice estraneo alla manifestazione organizzata da Non una di meno Treviso, Django e altre organizzazioni per il 23 luglio alla palla di ferro di Toni Benetton.

E così molte anime della sinistra, in prima linea per la battaglia ai diritti. Consultando la rete dei Pride organizzati in questi mesi in Italia, Treviso in effetti non figura.


IL NODO
Fa discutere l'autoconvocata giornata dell'orgoglio arcobaleno a Treviso. E non soltanto, come si poteva presumere, a destra. Anche il coordinamento Lgbt e figure da sempre vicine alle battaglie per i diritti non si sentono rappresentate da quella che pare una chiamata alle armi non programmata e condivisa. «Una manifestazione dal basso, un Pride di Provincia libero e autofinanziato» è definito dagli organizzatori. «Non vogliamo permettere che i simboli e i colori di questa storia, la nostra storia, diventino il marchio utilizzato dalle aziende per nascondere il rosso del sangue e l'ocra delle terre inaridite di cui hanno le mani sporche». Il gruppo che sta organizzando la kermesse precisa di volerlo fare al di fuori da sponsor e sigle ufficiali. Il sindaco conferma che nessuna richiesta di incontro o collaborazione è pervenuta all'amministrazione. «Premesso questo io ribadisco che il coordinamento LGBT per me è l'unico riferimento su questo tema - commenta Mario Conte - Da parte nostra, anche se venisse richiesto, non ci sarebbe alcun patrocinio. Ma non è questo il punto. Vedo che l'impronta di questa organizzazione è quella della polemica e della provocazione. Prendo le distanze nella maniera più chiara possibile da questo strano Pride, che non ha nulla di ufficiale. Il rischio è di far fare a tutta la discussione un salto indietro di 20 anni». Si dice dispiaciuto il sindaco. «Vedo sempre le solite facce che oggi si fanno portabandiera dell'ambiente, poi dei diritti, poi della casa. Non mi piace la modalità, che rischia anche di creare un cortocircuito nei confronti delle battaglie portate avanti in questi anni dal Coordinamento LGBT. A fronte di persone responsabili, sensibili, attente queste iniziative rischiano di affossare i temi che sono seri e che vanno discussi con tanta cognizione di causa».


REAZIONI
Più cauto il coordinamento Lgbt che non si pone in frattura netta con gli organizzatori, ma conferma che non c'è stata nessuna richiesta di collaborazione. «Il coordinamento è estraneo all'organizzazione di questo evento, siamo al di fuori di questa iniziativa, non sappiamo come sia stata organizzata - cerca di non sbilanciarsi Antonio Monda, Presidente del Pride del 2016 al tempo di Manildo - Noi non siamo coinvolti. Chi andrà, ci va a titolo personale. Si chiamano Pride perché si sono dati questo nome, noi per come intendiamo il Pride lo intendiamo una manifestazione che dialoga con la città e prevede una preparazione di mesi e uno sforzo importante». Ma critiche alle modalità di organizzazione di questo evento arrivano anche da un'anima storica della battaglia per la parità di diritti. «Come consigliere e come vicina al coordinamento non parteciperò all'evento del 23 luglio- spiega Michela Nieri- penso che un Pride sia una cosa seria da costruire con tutte le associazioni e con la città stessa e che debba essere preparata, ognuno è libero di manifestare ma essendo un tema delicato andava costruito in maniera diversa. A livello regionale c'è una rete che si muove, un Pride non si improvvisa. Infine i toni non mi vedono concorde: La ribellione, il contro non sono parte della natura del Pride che come filosofia ha l'inclusione».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci