Nonna in visita al presepe esposto in Duomo scappa con la Madonna e San Giuseppe inseguita dalla sagrestana

Mercoledì 22 Dicembre 2021
Il presepe di Christian Apreda

TREVISO - Potrebbe essere una favola (amara) di Dickens. Dopo Il brontolone che odiava il Natale ecco la nonna che rubava Gesù. Neanche il tempo di aprire la bellissima Natività del maestro Christian Apreda, per la prima volta al Battistero, ecco che una signora di mezza età ha cercato di sottrarre Giuseppe e Maria dal tappeto di muschio. «Purtroppo questo ci obbliga a chiudere il Battistero durante la settimana e a pagare un custode che si occupi del controllo durante il fine settimana» spiega il parroco del Duomo, Giorgio Riccoboni.

IL PROGETTO
Era una delle novità de La via dei Presepi 2021: per la prima volta al Battistero è stato montato il presepe Arco di Dolabella al Celio del maestro romano Apreda, che richiama il celebre acquarello di Roma Sparita del pittore Ettore Roesler Franz. Ma nel corso della settimana una fedele piuttosto anziana, in visita al Battistero, si è avvicinata in modo sospetto all'opera. Nessuno al momento è presente. Ma la sagrestana, novella Miss Marple, dalla telecamera di videosorveglianza si accorge di tutto.

All'inizio non crede ai suoi occhi quando vede la donna estrarre dalla tasca la candida manina e arraffare la natività nel Presepe. E' un attimo: scatta dal vicino Duomo e raggiunge di corsa la signora che nel frattempo aveva guadagnato l'uscita. «La donna ha avuto reazioni contrastanti- spiega don Giorgio- prima si è scusata poi si è profondamente vergognata e ha restituito le statuine. Siamo felici che piaccia il Presepio, tuttavia si tratta di un'opera storica di grande valore, che ci è stata prestata». L'episodio ha purtroppo consigliato al Duomo di chiudere il battistero durante la settimana. «La sagrestana non può sorvegliare h24 il Battistero e non possiamo rischiare altri furti. Quindi abbiamo deciso di intervenire pagando la sorveglianza e aprendo il Presepe durante il fine settimana» ha concluso il parroco.

LE ESPOSIZIONI
Battistero chiuso ma chiese aperte: ogni giorno dal 26 dicembre al 10 gennaio gli appassionati potremmo ammirare i presepi monumentali allestiti al Duomo, nelle Chiese di Santa Maria Maddalena, Santa Maria Maggiore, Sant'Agnese e Sant'Andrea e dalle 9 alle 21 nella Chiesa di San Francesco, sarà possibile visitare le riproduzioni della natività realizzate da presepisti, artisti e volontari. «La Via dei Presepi è una straordinaria occasione per scoprire il patrimonio artistico e architettonico delle nostre Chiese» afferma l'assessore ai Beni Culturali e Turismo Lavinia Colonna Preti. «Si possono ritrovare, oltre alla maestria, curiosità sulla storia del nostro Paese». Anche quest'anno si distingue, con scenario innevato e azione di salvataggio, il Presepe dei Vigili del Fuoco di via Santa Barbara. Altra bella novità, al negozio di antiquariato Dadarò di via Avogari, il Presepe degli orfani del 7 aprile 1944 (orario visite martedì-sabato: mattina 10-13, pomeriggio 15.30-20): l'opera è stata realizzata negli anni 70 dai ragazzi orfani del bombardamento di Treviso del 7 aprile del 1944 accolti dall'Istituto di Treviso facente parte del Progetto Oriens, ricorda una delle ferite più dolorose per la città. Anche i bambini delle scuole elementari hanno contribuito con il progetto Nell'aria magia, nelle mani fantasia addobbando con disegni e lavoretti l'atrio di Ca' Sugana in collaborazione con l'assessorato all'istruzione. L'iniziativa dei Presepi aperti cresce insomma di anno in anno, riscuotendo sempre maggior successo. Certo, il quadretto di rara bontà è appena sporcato dal tentativo di trafugare la Sacra Famiglia. Don Giorgio ha perdonato e la nonna ha mostrato segni evidenti di pentimento. Meglio comunque tenere gli occhi aperti, avrà pensato la sagrestana occhio di lince e scatto felino.
 

Ultimo aggiornamento: 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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