Premi per chi non usa l'auto e va al lavoro in bici o a piedi. Ecco come funziona l'innovativa app trevigiana

Martedì 30 Maggio 2023 di Paolo Calia
Premi per chi non usa l'auto e va al lavoro in bici o a piedi. Ecco come funziona l'innovativa app trevigiana

TREVISO - Più pedali o cammini o, più in generale, meno usi la macchina, e più guadagni. Un’equazione semplicissima che sta alla base di “Bike to work”, progetto che partirà domani e che vede protagonisti 18 comuni su 20 dell’Ipa di Treviso (l’unione dei comuni attorno al capoluogo) e un bacino di oltre 300mlila potenziali utenti. Semplice il meccanismo: da domani i residenti possono scaricarsi l’App che consente di tracciare il tragitto casa-lavoro da percorrere con mezzi alternativi all’auto - quindi bicicletta, ebike, monopattino elettrico oppure a piedi - e ricevere in cambio ecopunti che a fine mese diventano buoni da spendere nelle attività commerciali convenzionati.


IL BACINO
L’App EcoAttivi è gratuita e compatibile con i sistemi Ios e Android. Dopo essersi registrati si può iniziare subito a incamerare ecopunti e buoni. L’iniziativa è riservata a 18 comuni dell’Ipa trevigiana: Treviso, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier di Treviso, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba. Fanno tutti parte de “La Grande Treviso – Next Generation City”. I residenti-lavoratori, scaricandosi l’app, e dopo aver indicato abitazione e luogo di lavoro, iniziano subito ad accumulare benefici. Per ogni chilometro risparmiato rispetto al percorso in auto calcolato da Google Maps, vengono assegnati 20 punti (0,25 centesimi). Ogni giorno possono essere accumulati al massimo 200 punti, corrispondenti a 10 chilometri in auto risparmiati. Ogni quattro mesi verrà effettuato il calcolo dei punti validi maturati dal cittadino lavoratore residente. Ogni 800 punti validi verrà emesso un buono spesa da 10 euro spendibile nei negozi convenzionati e individuabili perché esporranno vetrofanie e adesivi legati all’iniziativa. I buoni vengono maturati solo al raggiungimento di 800 punti validi e multipli di essi e avranno sempre un taglio di 10 euro. In un anno si potranno accumulare fino a 500 euro di buoni. «Questo iniziativa - spiega Federico Capraro, presidente di Ascom Treviso - è molto importante perché parliamo di 18 comuni aderenti. Fondamentale è il cambio di abitudini: come Ascom di Treviso ci poniamo l’obiettivo di convincere, entro l’anno prossimo, il 20% dei nostri collaboratori a venire al lavoro in bici.

E, inoltre, in questo modo appoggiamo il piccolo commercio».

 
LA NOVITÀ
«È la prima volta in Italia che un meccanismo del genere viene applicato in un’area così vasta - spiega Rossella Cendron, sindaco di Silea e vicepresidente dell’Ipa - abbiamo annunciato questo progetto un anno fa e adesso, finalmente, siamo pronti per partire. Un grande successo dovuto alla collaborazione di tutte le amministrazioni comunali. Ora che la strada è tracciata, dobbiamo continuare e pensare a progetti importanti anche per campi fondamentali come cultura e turismo». I comuni hanno finanziato un fondo da 120mila euro per “Bike to work”, risorse che serviranno a finanziare i buoni fino a esaurimento: «Ma, se funziona, possiamo sempre rifinanziare o accogliere gli sponsor interessati», sottolinea Stefano Mestriner, vicesindaco di Preganziol. Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente dell’Ipa, va anche oltre: «Questo accordo presuppone un cambiamento culturale molto importante - osserva - e spero di riuscire, in tempi brevi, a poter allargare lo stesso meccanismo anche ad altre categorie. Penso, per esempio, agli studenti premiando l’uso della bicicletta o dei mezzi alternativi all’auto per arrivare a scuole con buoni per materiali scolastici o sconti per praticare sport». 


MENTALITÀ
Il sindaco trevigiano ricorda anche l’altro grande progetto ormai portato a termine dall’Ipa, il masterplan che prevede la realizzazione di 150 chilometri di nuove piste ciclabili per un investimento da 74 milioni di euro. Il dossier è praticamente pronto e comprende tutti i comuni interessati dall’Ipa. «Il progetto che premia l’uso dei mezzi alternativi all’auto - continua Conte - presuppone un grande cambio di approccio quando si parla di sostenibilità. Quante volte litighiamo per i problemi di traffico e mobilità? E sempre la prima risposta è quella di usare meno l’auto, la seconda è progettare nuove infrastrutture, per cui però servono non meno di dieci anni. Meglio quindi iniziare a lavorare sulle abitudini. Dobbiamo rendere strutturale questo progetto. Ringrazio i sindaci che ci hanno sempre creduto, tutti. In questi casi se a sostenere simili iniziative è solo la metà di un gruppo, non si va da nessuna parte. In questo caso invece la risposta è stata positiva e compatta, e ne vado orgoglioso».

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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