Petardi nelle case e giardini, ritorna la paura per le baby gang

Martedì 17 Maggio 2022 di Valeria Lipparini
Un petardo esploso
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PREGANZIOL - Una lunga domenica afosa. Di noia. E i baby vandali si scatenano, ancora una volta, nelle strade di Preganziol.

Ieri pomeriggio una gruppetto di giovanissimi, 13-14 anni, tutti in sella alla loro bicicletta, si sono divertiti a scagliare petardi nelle case di via Ungheria e delle laterali, compresa via Fratelli Cervi. Accendevano la miccia e scagliavano il Magnum dentro le finestre aperte, aspettando il botto e l’eventuale imprecazione. Quindi, scappavano ridendo.

I BOTTI

Il problema è stato segnalato da Roberta Zaffalon che presenterà denuncia ai carabinieri. «Sono dei bulletti che non si rendono conto di quello che fanno. Io stavo cucendo e avevo la cucina piena di ritagli di stoffa. Se si fosse incendiato tutto, sarebbe stato un guaio serio. Ma il pericolo maggiore deriva dal fatto che ho la bombola del gas in terrazzo e il petardo avrebbe potuto centrarla. Se fosse saltata in aria la bombola cosa sarebbe successo? I ragazzini devono smetterla di trascorrere il tempo in questo modo. Sarà colpa del lockdown, sarà la mancanza di sorveglianza da parte delle famiglie, sarà che non hanno spazi o interessi ma resta il fatto che il malessere dei giovanissimi va intercettato per tempo» spiega Roberta che ammette di aver avuto paura. «Più per le conseguenze, che per il botto». La banda di ragazzetti ha colpito in via Sandro Pertini, dove un petardo ha oltrepassato la tavola da pranzo nel salotto di un’anziana, andando a sbattere sul mobile vicino al televisore. Isabella Cecchinato rincara, preoccupata: «Se mia mamma fosse stata seduta lì, sarebbe stata colpita. I ragazzi sono proprio allo sbando. Erano in 8, tutti in bicicletta». Poi, si sono spostati e hanno lanciato le loro “bombette” nei giardini delle case. Una mamma afferma: «Ero fuori con le mie due bimbe piccole e, per fortuna, il petardo non ne ha centrata nessuna delle due. Ma la paura c’è stata».

IL PROBLEMA

Petardi anche in via Giorgione e in via Mattei, con le proteste che si rincorrono su Facebook. Con la condanna di comportamenti che rischiano di nuocere alle persone, soprattutto bambini, ma anche animali. Così, torna a galla il problema delle baby gang. Solo qualche giorno fa ragazzini che avevano spaccato le vetrine di un bar, poi si sono pentiti e hanno chiesto scusa. Promettendo di non farlo più. I giovanissimi, ancora una volta 13-14enni, per settimane si erano divertiti a lanciare sassi e uova contro le vetrate del pubblico esercizio. E il barista era riuscito a parlare con loro cercando di far capire che quel comportamento era irrispettoso. E ne aveva ottenuto le scuse. Ieri, però, ancora bravate. E c’è chi si chiede se si tratti sempre dello stesso gruppetto. «Un’ora dopo li ho visti di nuovo davanti a casa mia, mi fissavano e poi, quando ho parlato loro, se ne sono andati. Sono italiani e anche ben vestiti. Sono sicura che uno, lo saprei riconoscere» conclude la signora Zaffalon che presenterà denuncia ai carabinieri. 

Ultimo aggiornamento: 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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