Crescono i posti di lavoro in provincia
«Merito di incentivi, non del jobs act»

Sabato 2 Aprile 2016 di Mattia Zanardo
Giacomo Vendrame, segretario provinciale trevigiano della Cgil
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TREVISO - Gli incentivi fiscali governativi fanno correre il mercato del lavoro trevigiano. Ma l'esaurirsi degli sgravi - e non il jobs act, rischia di "sgonfiare" repentinamente la crescita: già le prime indicazioni di inizio 2016 danno segni di frenata. A lanciare l'allarme è la Cgil di Treviso. Per la prima volta dall'inizio della crisi, nel 2008, l'anno scorso il bilancio assunzioni-cessazioni (ovvero licenziamenti o uscite volontarie), in provincia, è risultato in attivo per 6.700 unità.

«Sia chiaro: creare nuovi posti di lavoro è sempre un fatto positivo -precisa il segretario provinciale Giacomo Vendrame- Secondo noi, però, per la maggior parte è un effetto degli incentivi statali. Non a caso, ora che le agevolazioni sono state ridotte, anche il ritmo delle assunzioni è notevolmente calato. Negli ultimi sette anni sono stati persi quasi 18mila posti, resta ancora molto da recuperare e questa misura non è strutturale». Insomma, il rischio, per il leader della Cgil, è di una "fiammata", con il timore che fra tre anni, scaduto il periodo di sgravi, anche i neoassunti del 2015 vengano espulsi.
Ultimo aggiornamento: 14:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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