PAESE - Raggirato da un finto operatore di Poste Italiane che ha finito per prosciugargli il conto corrente. Una truffa da 25mila euro quella messa a segno ai danni di un 45enne residente a Paese e per la quale sono state denunciate a piede libero 9 persone, tutte residenti a Taranto.
IL RAGGIRO
Il 45enne di Paese, nei primi giorni di febbraio, ha raccontato ai carabinieri di aver ricevuto una telefonata sul proprio cellulare. Dall'altra parte una voce maschile, del tutto simile a quella di un normale call center, si è qualificata come un operatore di Poste Italiane. La proposta che veniva avanzata era quella di attivare una carta di credito delle Poste, del tutto sicura soprattutto per gli acquisti online. L'abilità dell'operatore aveva fatto breccia nei desideri del malcapitato di turno che, dopo le perplessità iniziali, aveva quasi deciso di attivare quella carta di credito. Vinte le ultime rimostranze, l'operatore ha dunque guidato il 45enne nell'attivazione online della carta su un sito creato ad hoc, identico a quello ufficiale della Poste. In questo modo è riuscito a carpire i dati personali della vittima ma soprattutto quelli del suo conto corrente. Missione compiuta.
LA SCOPERTA
Dopo aver riagganciato il telefono, la banda ha subito messo in atto il piano. Con una serie di dieci bonifici, uno dopo l'altro, i truffatori hanno girato prelevato dal conto corrente dell'uomo un totale di 25mila euro destinati ad altri conti riconducibili alle 9 persone che alla fine sono state denunciate. Il 45enne ha scoperto la truffa soltanto il giorno successivo, e ha subito allertato i carabinieri fornendo più elementi possibili per riuscire a individuare chi lo aveva raggirato. «Occorre sempre essere a conoscenza della procedura corretta per l'attivazione e la gestione delle carte di pagamento o di credito - sottolineano i carabinieri - mediante un contatto sicuro con il proprio referente di filiale o chiamando il numero verde che ogni ente gestore ha. L'appello è quello di non fidarsi di chi telefona spacciandosi per funzionario o fornire i propri codici e dati personali».