Postalmarket, rinasce il mitico catalogo nato nel 1959

Venerdì 3 Luglio 2020 di Carlo Malvestio
Postalmarket, rinasce il mitico catalogo nato nel 1959
VILLORBA (TREVISO) Il mitico catalogo Postalmarket è pronto a tornare nelle case degli italiani e per farlo si avvarrà anche di un'azienda di Villorba, la Projectmoon del 39enne Francesco D'Avella. In particolare, sarà la piattaforma di ecommerce Storeden dell'azienda trevigiana a ridare vita allo storico servizio di acquisti da remoto, ovvero un innovativo portale di vendita online, che può anche distribuire prodotti su qualsiasi marketplace Facebook, Amazon o Ebay.

Postalmarket era nato nel 1959 da un'idea dell'imprenditrice milanese Anna Bonomi Bolchini, che aveva importato in Italia il modello statunitense della vendita per catalogo. L'azienda era cresciuta negli anni sessanta e settanta, dando la possibilità a molti italiani di accedere ai prodotti reclamizzati da Carosello, difficilmente reperibili specie nei piccoli centri di provincia.

Il marchio è poi passato di mano diverse volte, prima di fallire nel 2007 e poi, dopo un'altra piccola parantesi, nel 2015. Il friulano Stefano Bortolussi, però, non hai mai abbandonato l'idea di farlo rinascere e ora il suo sogno sta diventando realtà, anche grazie a Storeden di D'Avella. Storeden ad oggi ha più di 3000 clienti di ecommerce, una rete di più di 180 agenzie che propongono questa soluzione e 1,5 milioni di persone che ogni mese navigano su questo sistema di ecommerce, con migliaia di ordini al giorno che vengono spediti.
 
Francesco D'Avella, come ha conosciuto Bortolussi? 
«Tramite amici comuni. Ha apprezzato molto la nostra soluzione Storeden e abbiamo deciso di portare avanti insieme questo progetto. La società è nata il 20 maggio e vorremo dare un primo assaggio del prodotto a fine anno, anche se poi il lancio ufficiale avverrà solo nel 2021».

Spazio ai prodotti italiani quindi? 
«Punteremo esclusivamente sul Made in Italy; verranno venduti solamente prodotti italiani con una tecnologia italiana come la nostra. Quello che mi è piaciuto di Postalmarket è proprio il fatto che voglia porsi come bandiera dell'italianità. Vogliamo far conoscere il marchio italiano nel mondo e aprire anche portali all'estero. Abbiamo comprato tutti i domini, in Germania e Stati Uniti sono pronti, il .com lo abbiamo pagato caro a un coreano ma c'è anche quello». 

Che tipo di relazione ci sarà con le aziende che proporranno i loro prodotti? 
«Non siamo un vero e proprio marketplace, bensì un portale che comprende solamente prodotti italiani. C'è una selezione alla base, ma basti pensare che da quando abbiamo reso pubblico il progetto, nell'ultima settimana, abbiamo già ricevuto circa 200 richieste da aziende». 

Ci sarà ancora lo storico catalogo cartaceo? 
«Ci sarà un catalogo online e anche uno cartaceo, ridotto rispetto a quello classico, perché d'altronde i tempi sono cambiati e la rete fa da padrona. Probabile che inizialmente farà più gola ai maggiori di 40 anni, che hanno conosciuto e testato il marchio, ma l'obiettivo è quello di riuscire ad attirare anche le nuove generazioni». 

Come si fa ad aggirare un gigante come Amazon? 
«Penso che non siano due cose accostabili. Come ProjectMoon, per esempio, lavoro con Amazon, siamo partner, e aiutiamo le aziende ad inserirsi anche in questo mercato. Amazon è un colosso, per loro qualsiasi cosa deve essere presente per essere venduta, mentre noi vogliamo essere la nicchia dei prodotti italiani». 

Potrà tornare ad avere successo Postalmarket? 
«Il brand è molto forte, la notizia del ritorno del marchio ha già riscosso un certo clamore. Poi abbiamo in serbo qualche altra attività per rilanciarlo ulteriormente. Ma sui social abbiamo già visto che ci sono migliaia di persone pronte a comprare con Postalmarket e anche le aziende si stanno facendo avanti. La pagina ufficiale ha fatto tre mila followers in tre giorni e anche l'interazione coi post ci dice che tanti hanno ancora a cuore questo marchio». 

E il suo rapporto con questa piattaforma qual è? 
«Essendo nato negli anni 80 lo ho visto utilizzare da mia mamma o mia nonna, ma ero molto piccolo. Non avrei mai creduto che la gente lo amasse ancora così tanto». 

Un sogno che D'Avella sta appunto realizzando con Stefano Bortolussi, ex difensore centrale della Spal Cordovado, e che, con molta probabilità, sarà disponibile agli utenti entro Natale. «Nel 2019 il mercato italiano dello shopping online ha detto Bortolussi è valso 47 miliardi di euro. Cifra stratosferica, destinata sicuramente a crescere. Se con un marchio storico, come lo è Postalmarket, riuscissimo a ritagliarci una fetta di mercato compresa tra lo 0,5 e il 3% nei prossimi 5 anni il fatturato oscillerebbe tra i 500 milioni e il miliardo».
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