Tempio del Canova messo in "vendita": è un pesce d'aprile, ma il sindaco s'infuria

Lunedì 3 Aprile 2023 di Valeria Lipparini
Il Tempio canoviano

POSSAGNO - Il Tempio canoviano di Possagno preso di mira dai buontemponi a cavallo tra il primo aprile e la domenica delle Palme.

Ieri mattina, verso le 6,30 è comparso uno striscione con la scritta “vendesi” che troneggiava tra le colonne in marmo. Quella degli scherzi, a Possagno, è una lunga tradizione. E la tradizione va rispettata. In più, quest’anno i buontemponi hanno giocato sulla polemica nata con la parrocchia che vorrebbe cambiare lo statuto dell’Opera Pia e riportare il Tempio canoviano a chiesa, non come aveva stabilito il fratellastro di Canova nel lascito testamentario che prevedeva che il Tempio fosse chiesa ma anche bene culturale dell’intera comunità. E così, i burloni hanno messo in vendita l’intero Tempio. Ricordando che 35 anni fa era stata murata la porta del municipio ed era comparsa la scritta “Municipio trasferito in Australia” perchè poco tempo prima l’intera giunta, insieme alla Comunità Montana, era andata in Australia. Il sindaco Valerio Favero commenta: «Più che uno scherzo, lo definirei un atto vile, commesso da chi non ha minimamente rispetto per il Tempio del Canova che, oltre ad essere un monumento è un luogo sacro».

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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