Il negozio di alimentari abbandonato diventa la casa di Leonardo Da Vinci: «Noi stregati dal genio»

Giovedì 14 Luglio 2022 di Gabriele Zanchin
L'angolo di Leonardo da Vinci a Possagno
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POSSAGNO - Da bottega di generi alimentari a emporio di generi straordinari. A Possagno un ex negozio che vendeva alimenti è diventato la casa di quasi tutti i macchinari progettati da Leonardo da Vinci. Progetti che sono stati realizzati da due grande appassionati del genio leonardesco: Ivano Morgan e Gerolamo Covolan.

L'esposizione è aperta da qualche giorno e lascia davvero a bocca aperta. Morgan e Covolan si conoscono da tanti anni e sono sempre stati affascinati dal genio di Leonardo.

LA FOLGORAZIONE
Covolan, insegnante, negli anni '90 partecipò con la sua scolaresca a un concorso indetto dal museo leonardesco di Milano. Si appassionò ancor di più e coinvolse anche l'amico Morgan nella realizzazione di modelli di macchine su progetti di Leonardo studiati anche nei minimi dettagli. I due amici da quel momento hanno cominciato a realizzare alcuni prototipi cominciando a esporli in varie mostre. La cosa ha preso sempre più piede al punto che sono stati chiamati a esporre anche all'estero, ad esempio in Germania e in Francia. Il periodo della pandemia ha poi cambiato ulteriormente le carte in tavola, e non è detto che l'abbia fatto in peggio. Se da un lato ha praticamente indotto i gestori del negozio di generi alimentari ad abbandonare l'attività, dall'altro ha consentito ai due amici di approfondire ancor di più gli studi leonardeschi e realizzare diverse altre macchine sempre su progetti del vulcanico scienziato e inventore del Rinascimento. «Mi sono trovato nel marzo scorso con il negozio di 230 metri quadrati completamente vuoto in pieno centro a Possagno e senza acquirenti -spiega il proprietario Ivano Morgan- Un mese fa mi son deciso di mettere questo spazio a disposizione del paese partendo proprio dai lavori che abbiamo realizzato in questi anni. Si tratta di un centinaio di modelli tutti con la relativa spiegazione. All'ingresso abbiamo messo naturalmente la Gioconda mentre fuori la riproduzione dell'uomo vitruviano. La statua della libertà invece è di un artista locale, Enrico Zulian.

ESPERIENZA UNICA
«Con l'amico Covolan ci siamo dati due obiettivi: divertirci e possibilmente non rimetterci di tasca nostra. Infatti tutto quello che abbiamo realizzato finora lo abbiamo fatto con i soldi che ci hanno dato nelle tante mostre realizzate in questi anni». La visita al museo è un'esperienza fantascientifica perché si passa dal tamburo meccanico al battipalo con gancio automatico, la trafila per doghe di cannone o il sollevatore con pinza e poi ancora il proiettore di luce, la catapulta con frambola e via dicendo: «In questa nostra esposizione -spiega ancora Morgan- abbiamo una regola per tutti: è vietato non toccare. Nel senso che le macchine realizzate il visitatore le più usare proprio per vedere come funzionano e come Leonardo già nel 500 avesse inventato tanti meccanismi che usiamo comunemente anche oggi. Il museo è sempre aperto e libero. Se poi si vuole lasciare un'offerta...». Ma c'è una cosa che preme a Ivano Morgan: «Ribadire che questo spazio è per gli artisti di Possagno, perché ce ne sono parecchi. Alcuni hanno anche portato dei quadri ma so che ce ne sono altri che lavorano benissimo il legno, ad esempio, o altri materiali». Nel paese di un artista geniale come Antonio Canova, un'iniziativa degna del suo nome, proprio nell'anno del Bicentenario.

 

Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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