Incidente a Portogruaro: ancora grave il 23enne di Motta di Livenza rimasto ferito

Martedì 20 Luglio 2021
Incidente a Portogruaro: ancora grave il 23enne ferito

Tutto il paese fa il tifo per Lorenzo, il 23enne rimasto gravemente ferito in un incidente avvenuto alle 4.30 di domenica mattina, a Fossalta di Portogruaro. Coinvolti tre mezzi con sei feriti. Ad avere la peggio due 23enni di Motta che stavano rincasando a bordo di una Ford Fiesta.

Lorenzo Z., il giovane di Motta, è tutt'ora ricoverato all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine in condizioni molto gravi. La prognosi rimane riservata. La ragazza al suo fianco, sbalzata fuori dall'abitacolo dopo il botto, è al momento ricoverata all'Angelo di Mestre: non è in pericolo di vita.

La notizia si è sparsa in paese domenica in tarda mattinata. Il ragazzo è conosciuto. Ha giocato per anni a basket nella locale squadra della Pallacanestro Motta. Ha fatto la trafila delle giovanili e ha concluso con una breve apparizione in prima squadra. Poi la decisione di rimanere nell'ambiente ma con il ruolo di arbitro. Il padre, programmatore informatico in un'azienda della zona industriale di Motta, è anch'esso appassionato di pallacanestro ed è ufficiale di campo della Federazione. La mamma è insegnante a Gorgo al Monticano. Anche il fratello maggiore gioca a basket. La famiglia è accorsa a Udine per stare accanto al suo ragazzo. Gianni Granzotto, presidente dei Wildcats Basket Motta, storica società di pallacanestro, dice: «Lorenzo ha giocato con noi fin da ragazzino. È un grande appassionato di basket e ha deciso, pur scegliendo di lasciare l'attività, di continuare in questo ambiente nelle vesti di arbitro. Ed è molto bravo, quest'anno avrebbe potuto dirigere le partite fino alla serie C Gold». E conclude: «Quando mi hanno detto che era stato coinvolto in un incidente, speravo non fosse vero. Ora tifiamo per lui: la speranza è che possa riprendersi il prima possibile. È un ragazzo forte, ce la farà». Ieri il sindaco Alessandro Righi ha commentato: «Incrociamo tutti le dita per lui. Io e l'amministrazione siamo vicini alla famiglia».

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