Soldi per la gita scolastica, studenti
truffatori in azione fra le case

Mercoledì 27 Aprile 2016 di Mauro Favaro
Soldi per la gita scolastica, studenti truffatori in azione fra le case
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PONZANO - Una tecnica inedita per cercare di arrotondare la paghetta: alcuni alunni delle medie di Ponzano si sono messi a fare il porta a porta chiedendo soldi a nome degli insegnanti per organizzare gite e uscite didattiche. Prendendo forse ispirazione dagli impostori adulti che s'inventano mille truffe, i giovani hanno provato a intenerire i cuori dei residenti facendo leva sui tagli dei fondi: nulla di vero.  Quando una delle signore contattate dai ragazzi si è recata a scuola per chiedere spiegazioni, sono caduti dalle nuvole.

«La scuola non ha mai autorizzato iniziative del genere - spiega la preside Sandra Messina - abbiamo subito denunciato l'accaduto alla Polizia locale segnalandolo al Comune e alle famiglie, in via cautelativa». Risalire agli studenti che hanno tentato il raggiro, però, pare impossibile. Gli agenti hanno condotto indagini, rimanendo sempre a stretto contatto con i vertici dell'istituto comprensivo, anche attraverso dei sopralluoghi per raccogliere informazioni dai residenti che si sono sentiti chiedere soldi per il fantomatico fondo riservato alle gite. Ma ad oggi non è emerso nulla che possa portare ai responsabili. Di conseguenza non c'è stato alcun provvedimento, né disciplinare né di altra natura.

«I provvedimenti devono essere personali.
E qui non si conoscono gli autori del fatto - sottolinea la dirigente scolastica - in casi del genere si mettono a punto attività che coinvolgano tutti. Come scuola abbiamo l'onere di fare prevenzione e di formare cittadini. In base a questa funzione educativa, quindi, abbiamo avviato un percorso di sensibilizzazione nelle classi al rispetto delle norme e della buona cittadinanza». A quanto pare è servito. Fino a questo momento non sono arrivate altre segnalazioni di ragazzi presentatisi come promotori di raccolte fondi pro-gite per intascarsi qualche soldo in più di quelli sganciati dalle famiglie. La speranza è che le lezioni siano servite.
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