PONZANO - Una tecnica inedita per cercare di arrotondare la paghetta: alcuni alunni delle medie di Ponzano si sono messi a fare il porta a porta chiedendo soldi a nome degli insegnanti per organizzare gite e uscite didattiche. Prendendo forse ispirazione dagli impostori adulti che s'inventano mille truffe, i giovani hanno provato a intenerire i cuori dei residenti facendo leva sui tagli dei fondi: nulla di vero. Quando una delle signore contattate dai ragazzi si è recata a scuola per chiedere spiegazioni, sono caduti dalle nuvole.
«La scuola non ha mai autorizzato iniziative del genere - spiega la preside Sandra Messina - abbiamo subito denunciato l'accaduto alla Polizia locale segnalandolo al Comune e alle famiglie, in via cautelativa». Risalire agli studenti che hanno tentato il raggiro, però, pare impossibile. Gli agenti hanno condotto indagini, rimanendo sempre a stretto contatto con i vertici dell'istituto comprensivo, anche attraverso dei sopralluoghi per raccogliere informazioni dai residenti che si sono sentiti chiedere soldi per il fantomatico fondo riservato alle gite. Ma ad oggi non è emerso nulla che possa portare ai responsabili. Di conseguenza non c'è stato alcun provvedimento, né disciplinare né di altra natura.
«I provvedimenti devono essere personali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «La scuola non ha mai autorizzato iniziative del genere - spiega la preside Sandra Messina - abbiamo subito denunciato l'accaduto alla Polizia locale segnalandolo al Comune e alle famiglie, in via cautelativa». Risalire agli studenti che hanno tentato il raggiro, però, pare impossibile. Gli agenti hanno condotto indagini, rimanendo sempre a stretto contatto con i vertici dell'istituto comprensivo, anche attraverso dei sopralluoghi per raccogliere informazioni dai residenti che si sono sentiti chiedere soldi per il fantomatico fondo riservato alle gite. Ma ad oggi non è emerso nulla che possa portare ai responsabili. Di conseguenza non c'è stato alcun provvedimento, né disciplinare né di altra natura.
«I provvedimenti devono essere personali.
E qui non si conoscono gli autori del fatto - sottolinea la dirigente scolastica - in casi del genere si mettono a punto attività che coinvolgano tutti. Come scuola abbiamo l'onere di fare prevenzione e di formare cittadini. In base a questa funzione educativa, quindi, abbiamo avviato un percorso di sensibilizzazione nelle classi al rispetto delle norme e della buona cittadinanza». A quanto pare è servito. Fino a questo momento non sono arrivate altre segnalazioni di ragazzi presentatisi come promotori di raccolte fondi pro-gite per intascarsi qualche soldo in più di quelli sganciati dalle famiglie. La speranza è che le lezioni siano servite.