L'invalido ballerino sverna a Cuba
e intanto gli sequestrano la casa

Mercoledì 12 Febbraio 2014 di Paolo Calia
L'invalido ballerino sverna a Cuba e intanto gli sequestrano la casa
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PONZANO - Il suo cinquanta per cento di appartamento nell'elegante palazzina di vicolo Mazzini a Ponzano (l'altra metà è intestata all'ex moglie) è sotto sequestro come garanzia per il debito di oltre 69mila euro con l'Inps. La situazione di Claudio Vendramin, il "disabile ballerino" volato ai Caraibi nonostante i debiti e una condanna in primo grado a due mesi di reclusione, non è delle più rosee.



E si sapeva. I creditori lo rincorrono. Anzi: attendono il suo ritorno a casa. Vendramin però, finito nei guai per aver percepito per alcuni anni la pensione d'invalidità al 100% e l'assegno di accompagnamento salvo poi farsi beccare a ballare, non rientrerà molto presto.



Le ultime notizie lo danno a Cuba, a Baracoa, città a nord dell'isola, proprio in riva all'Atlantico. Le guide turistiche la dipingono come "una delle mete più affascinanti di Cuba": spiagge da favola, foreste tutt'attorno, natura incontaminata. E una particolarità: per un amante del ballo come Vendramin pare la meta ideale. A Baracoa infatti impazza la "Tumba Francesa", una danza creola ispirata al minuetto francese. Per non parlare della musica, vera passione locale. Andare ai Caraibi è sempre stato il sogno di Vendramin.



Agli amici, negli ultimi tempi, confidava la sua voglia di andarsene da Treviso: «Voglio andare via - diceva - sono stufo di questa storia». La sua vicenda giudiziaria, l'esasperante attenzione dei media erano ormai diventare insopportabili. Prima ha pensato a Santo Domingo, poi ha scelto Cuba cogliendo al volo la possibilità di essere accolto da una famiglia di Baracoa che gli ha messo a disposizione un piccolo appartamento. È partito da Treviso a fine novembre, da uomo libero e in attesa di giudizio.



La sentenza di primo grado e la condanna per "indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato" è arrivata solo dopo. A Cuba passa le sue giornate rilassandosi. Può ancora contare su una piccola pensione accumulata quando lavorava come centralinista per la sede Benetton di Ponzano: meno di mille euro.



Quando tornerà? «Non si sa - confida un amico - andando via ha detto che sarebbe rimasto fuori dall'Italia almeno per sei mesi». Ad attenderlo sono in tanti tra cui l'amministratore di condominio cui deve un migliaio di euro e alcuni amici che avanzano soldi.





Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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