Buttafuori picchiato a sangue dopo la disco: presi i due aggressori

Sabato 14 Settembre 2019
Buttafuori picchiato a sangue dopo la disco: presi i due aggressori
Era stato picchiato selvaggiamente, a sprangate ma anche a calci e pugni, nel parcheggio del locale da un branco di giovani. La sua colpa era stata quella di non aver permesso loro di entrare nella discoteca, su ordine peraltro del proprietario. L'episodio era avvenuto il 2 dicembre scorso uando uno degli addetti alla sicurezza della discoteca Nolita di Ponte di Piave, Massimiliano Chillon, 29enne di Ormelle, venne accerchiato e pestato a sangue dal branco. A distanza di nove mesi i carabinieri hanno messo la parola fine alle indagini riguardanti questo episodio, identificando e denunciando per i reati di lesioni personali aggravate e porto di armi i due principali organizzatori e autori del pestaggio: E. G., 24enne di origini romene, con precedenti, e l'amico 25enne italiano, M. S.. Entrambi sono residenti a Oderzo e saranno chiamati a rispondere del loro gesto in tribunale.
I due giovani, poche ore prima del pestaggio, si erano visti respingere da un addetto alla sicurezza, il malcapitato Massimiliano Chillon appunto. Alcune settimane prima uno dei due opitergini avevano causato qualche problema nel locale, molestando i presenti, e così il proprietario, molto preoccupato perchè la situazione in loro presenza potesse degenerare, aveva ordinato ai buttafuori di non farlo più entrare.
LE LESIONI
I due giovani se ne andarono, come nulla fosse, per poi fare ritorno, un'ora e mezza dopo, con un gruppetto di amici, italiani e altri giovani dell'est Europa. Erano armati di bastoni e spranghe, con cui hanno tentato di forzare il blocco ed entrare all'interno. Per lo sfortunato addetto alla sicurezza presente all'ingresso, Massimiliano Chillon, furono minuti di autentico terrore: è stato preso a bastonate mentre, all'interno della discoteca, i clienti sono rimasti barricati all'interno, in attesa dell'arrivo dei carabinieri. Il buttafuori è rimasto ferito al volto (rotti alcuni denti) e ha dovuto ricorrere alle cure mediche (la prognosi è stata di circa trenta giorni). I militari di Conegliano, all'epoca, identificarono tutti i protagonisti di questa spedizione punitiva: in questi mesi, sentiti tutti i testimoni, gli investigatori hanno ristretto il cerchio attorno al 24enne e al 25enne, autori di quella folle iniziativa.
 
Ultimo aggiornamento: 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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