Anna "Boba" Bonamigo da An alla Meloni: «La politica mi tenta e Adriano è con me»

Mercoledì 28 Settembre 2022 di Elena Filini
Anna Bonamigo, in passato in Alleanza Nazionale e ora tentata da Fratelli d'Italia

TREVISO - «Un ritorno? Eh.. l’emozione di queste giornate mi sta risvegliando». L’occhio brilla più del solito. E non è per sostenere i successi di Adriano. Oggi al centro della scena c’è proprio lei, Anna Bonamigo. L’avvocatessa con il tarlo della politica. Tarlo che avrebbe potuto diventare professione. Professionista, figura di rilievo del jet set ben prima di essere la signora Panatta, le cronache si interessano ad Anna Bonamigo quando fa una discesa fugace in politica. Avviene con Gianfranco Fini, nelle fila di Alleanza Nazionale. Gli ultimi anni sono tutti nel segno del campione di tennis. Si conoscono, si amano, si sposano. La politica, argomento sulla carta divisivo, resta fuori dalla sala da pranzo. Ma la passionaccia non passa. Sono piuttosto la vita e il cuore a portare altrove. Ad incappare, ad esempio, in Adriano Panatta, uno che non ha mai fatto mistero di quale parte politica gli andasse a genio. E che, come lei, ha fatto una breve e folgorante comparsa nell’agone, come assessore sotto l’amministrazione Rutelli a Roma. Boba e Adriano: lei di giurata fede FdI, lui no. Gli opposti che si attraggono.
«Ma una cosa in comune l’abbiamo...».

Ah è vero, Carlo Nordio. Contenta dell’exploit?
«È un uomo che stimo tantissimo, ci lega un’amicizia profonda, ci vogliamo davvero bene».

Il vostro legame è forte. Nordio ha officiato le nozze con Adriano a Venezia.
«Si, è stato un grande regalo».

Ma è vero che Nordio è stato il suo spin doctor?
«Che parolona! Però quando ho fatto la mia campagna, nella piccola parentesi politica avuta nelle fila di Alleanza Nazionale, Carlo è stato il mio consigliere politico».

Perchè la sua militanza attiva è stata così breve?
«Cose della vita. Era scomparso il papà e ho dovuto scegliere l’attività professionale ed entrare nello studio di famiglia».

Ma non le manca la politica?
«Altrochè. La politica mi piaceva tanto, e mi è rimasta nel cuore».

Le è piaciuta questa campagna elettorale?
«Diciamo che sono fissata! Ho seguito Mentana in tutta la diretta, quasi venti ore. È stato entusiasmante anche per il risultato».

Tornando a Nordio, cosa si sente di augurargli?
«Beh, ero con lui a Cortina quando ha ricevuto la chiamata di Giorgia Meloni: umanamente è un uomo che ha fatto una scelta di vita difficile e l’ha fatto come dovere morale. Si è sentito chiamato dalla gente».

Perchè ritiene sia difficile?
«La sua vita cambierà moltissimo. Però si è sentito moralmente obbligato. È stato chiamato e ha detto sì. Lui spesso ha denunciato il malfunzionamento della Giustizia e oggi gli è stato chiesto di fare qualcosa di concreto».

E a lei non piacerebbe riprovarci?
«Ogni tanto ci penso, chissà mai, il mio cuore batte da tanti anni per la politica».

Peraltro è un grande momento per le donne in politica.
«Eh sì, finalmente protagoniste».

Come accetta Adriano, con simpatie di sinistra, questa sua fede di destra?
«Lui rispetta le mie idee. E poi, quando ci confrontiamo, scopriamo che non sono poi così dissimili. Le differenze sono spesso nelle definizioni, non nella sostanza. Anche con Carlo, Adriano ha per lui una stima fortissima. E la cosa è reciproca. Sono entrambi liberali e riformisti, ci sono molte affinità».

Ma se lei decidesse di ritornare a fare politica attiva ricandidandosi nelle fila di Fratelli d’Italia, Panatta la sosterrebbe?
«Adriano, cosa dici? (con Panatta stanno mangiando al Bolognese a Roma, rumore di posate e rapidi cenni di assenso). Ha sentito? Adriano è un uomo libero e io sono una donna libera. Direbbe ok, e sarebbe con me».

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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