Il guru in fabbrica alla Poliplast: dipendenti a lezione di serenità

Domenica 29 Luglio 2018 di Elena Filini
Il guru in fabbrica alla Poliplast: dipendenti a lezione di serenità
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ORMELLE (TREVISO) - Dipendenti a lezione di serenità. Oggi l'aggiornamento professionale non sempre corre lungo il crinale della specializzazione tecnologica ma può avvenire attraverso meditazione e autostima. Accade nel Nordest profondo, terra di fatica e di guadagno, dove però il concetto di felicità come gradiente strategico inizia a farsi largo. Alla Poliplast di Ormelle, gestita da Flavio Bevilacqua e dai suoi fratelli, è arrivato così il Progetto Alice di Tino Giacomin. I fondamenti del principio educativo dell'ex giornalista trevigiano, oggi fondatore di un nuovo modello didattico che in India segue le orme del Dalai Lama hanno varcato i cancelli dell'azienda. E per tutti i lavoratori è stato proposto, in orario d'ufficio, un seminario di meditazione, autocoscienza ed etica per gestire i conflitti e diventare più efficienti. 
 
L'INSEGNAMENTOUn team building insolito, che ha individuato nella felicità il fattore di coesione aziendale più importante. L'imprenditore aveva seguito precedentemente un corso a Pieve di Soligo con Luigina De Biasi, cofondatrice del Progetto Alice. «Flavio - spiega il team di Alice - ha colto che questa proposta educativa va ben al di là delle mura scolastiche, e può coinvolgere non solo i bambini ed i ragazzi, ma anche gli adulti, in un percorso di consapevolezza che tenga conto dell'importanza dello sviluppo sia della parte razionale che di quella interiore».
Da qui la proposta, in orario di lavoro, di un percorso per imparare a vivere felici. Il corso, interamente offerto dall'azienda ai suoi dipendenti, aveva come obiettivo l'idea di sviluppare alcune qualità della mente come la visualizzazione, l'immaginazione, la concentrazione, la pazienza e la memoria; qualità che parecchi adulti hanno perso per mancanza di esercizio nella loro infanzia. Centrale è, nella filosofia di Alice, il concetto di Unità. 
«Mio padre - spiega Fabio Bevilacqua - ha sempre dato molto importanza al rapporto umano, considerandolo un gradiente fondamentale per il successo dell'azienda. Su questo si è innestata la mia ricerca personale, laica ed evangelica. Questa ha portato ad una consapevolezza dell'unicità della persona. Siamo tutti legati: mi piace pensare alla ditta come ad un corpo. Se soffre una parte soffre il tutto, se una parte sta bene si ha l'equilibrio dell'insieme».
L'AUTOCONOSCENZAQualche anno di rincorsa e finalmente, nei mesi scorsi, la possibilità di tenere i seminari vista la presenza in Italia di Giacomin. Il guru ha incentrato gran parte del corso sull'importanza di intraprendere un percorso di autoconoscenza, lavorando con esercizi di meditazione, consapevolezza ed aiutando i partecipanti a sperimentare praticamente i concetti introdotti.
«Così come il Progetto Alice va oltre le divisioni di nazionalità, casta, religione e cultura per realizzare una società multiculturale e pluralistica -conferma Luigina De Biasi- allo stesso modo a livello personale trascende le divisioni psicologiche create dai conflitti mentali per la formazione di una personalità armonica. Da questa unità sorge spontaneo il rispetto della diversità in ogni forma essa si manifesti. Dalla comprensione del sé, del mondo interno ed esterno deriverà una nuova cultura, quella della pace, della solidarietà e della tolleranza». Non era la prima volta che l'azienda proponeva corsi di consapevolezza, ma l'esperimento sulla serenità ha avuto un successo insperato. «È importante far passare il concetto che l'autoanalisi è un immenso regalo che ci possiamo fare anche a livello di performance sul posto di lavoro».
Elena Filini 
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Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 14:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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