VENEZIA - I municipi del Veneto hanno vinto la loro battaglia. Grazie a una mobilitazione politica e istituzionale, trasversale agli schieramenti, i Comuni sono riusciti a ottenere lo stanziamento di altri 905 milioni per la rigenerazione urbana, tratti dai fondi del Pnrr andati per la maggior parte al Sud: in questo modo saranno realizzati anche i 541 progetti, di cui 210 presentati dagli enti veneti, che erano risultati meritevoli di sostegno ma erano stati esclusi dal finanziamento. «È una grande vittoria dei sindaci che con tenacia e compattezza hanno portato avanti una partita fondamentale per il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità», esulta Mario Conte, primo cittadino di Treviso e presidente di Anci Veneto, protagonista del blitz decisivo a Roma.
IL RETROSCENA
Fra giovedì e venerdì scorsi, infatti, Conte ha avuto nella Capitale una serie di incontri cruciali con i ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento) e Daniele Franco (Economia e finanze).
IL PROVVEDIMENTO
In piena votazione per il Quirinale, l'accordo politico non si è ancora tradotto in un atto formale. «Terminata la votazione per il presidente della Repubblica assicura però il ministro D'Incà troveremo la soluzione normativa adatta attraverso gli emendamenti a un provvedimento già presente in Parlamento». In attesa della contabilizzazione ufficiale, trapela che il Veneto recupererà 281.552.977,32 euro di stanziamenti ministeriali, che insieme ai cofinanziamenti comunali porteranno a 305.361.028,25 euro il valore delle opere che saranno realizzate. «Ora continueremo a vigilare perché queste risorse arrivino a terra e non ci siano sorprese», avverte Conte, ringraziando «i parlamentari e la Regione», il cui presidente Luca Zaia parla di «vittoria del buon senso e degli enti locali».
I COMMENTI
Dai due livelli istituzionali piovono commenti di soddisfazione. «Ora meno burocrazia», chiede il senatore centrista Antonio De Poli. «Bene che il Governo abbia dato risposte concrete», dice il deputato forzista Dario Bond. Concorda la consigliera regionale azzurra Elisa Venturini: «L'azione coordinata e compatta di tutti ha portato ad un risultato concreto, a conferma del fatto che l'unione fa la forza». Aggiunge il capogruppo regionale leghista Alberto Villanova, relatore in aula della mozione sul tema: «Giustizia è fatta. Dispiace, tuttavia, che si debba lavorare due volte per sistemare qualcosa che, fin dall'inizio, era palesemente distorto». Per questo il consigliere regionale dem Jonatan Montanariello auspica una revisione complessiva dei criteri di riparto: «Urgente definire modalità di assegnazione che evitino di penalizzare alcune aree del Paese, costringendo poi a inevitabili interventi in corsa per correggere queste storture».