Allarme pm10, prime multe alle auto. E da lunedì "livello rosso"

Mercoledì 8 Gennaio 2020 di Paolo Calia
Uno dei cartelli di limitazione del traffico (qui nei pressi dell'ospedale) che annunciano il passaggio al livello arancione
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TREVISO - Primo giorno di ordinanza in stato di allerta “arancione” (quindi blocco delle auto a benzina fino a Euro 1 e diesel fino a Euro 4) e prime multe. La polizia locale ha beccato due automobilisti in giro per la città con auto “inquinanti”, comprese nell’elenco di quelle per cui è scattato il divieto di circolazione. Si tratta di un residente di Castelfranco fermato in via Roma e di uno di Montebelluna incappato in un controllo a Sant’Antonino. Nessuno dei due ha potuto godere delle deroghe previste dalle maglie larghe dell’ordinanza e quindi, inevitabile, è scattata la sanzione di 164 euro. Le auto controllate sono state in tutto 120: non poche se si considera che ieri, giorno di mercato, le restrizioni al traffico sono entrate in vigore solo nel primo pomeriggio. La polizia locale ha organizzato controlli dinamici, quindi con pattuglie in movimento lungo le strade e agenti pronti a verificare online la “classe” delle auto con una rapido verifica della targa. E due multe rappresentano già un buon bottino, se si tiene conto che nel 2017 e 2018, durante tutta la durata dell’ordinanza, ne sono state staccate solo 6 e nel 2019 in tutto 11. 

ALLARME CONTINUO
Ma l’emergenza smog continua e i dati rilevati dall’Arpav sono inclementi. Lunedì la media della concentrazione di Pm10 registrata è stata di 122 microgrammi per metro cubo d’aria; ieri invece ci sono stati picchi di 166, mentre il valore più basso è stato rilevato attorno alle 11 e si attestava a 67 microgrammi, comunque superiore al limite di 50 fissato dalle normative. Venerdì la situazione è destinata a peggiorare e sarà il decimo giorno consecutivo di sforamento, ma l’attivazione della fase rossa, con provvedimenti alla circolazione ancora più restrittivi, scatterà soltanto da lunedì prossimo. Si dovranno fermare infatti anche i mezzi commerciali diesel Euro 4 (limitatamente alla fascia oraria delle 8,30-12,30) che, da soli, rappresentano un terzo di tutti i veicoli immatricolati in città. E rimarrà in vigore fino a quando i livelli di Pm10 non scenderanno sotto la soglia d’allarme. 

“L’INFORMAZIONE PASSA”
«Oltre un centinaio di cittadini hanno telefonato per chiedere informazioni - sottolinea l’assessore all’Ambiente Alessandro Manera - quindi vuol dire che sta aumentando la consapevolezza che l’ordinanza c’è e va rispettata. Inoltre le polizia locale ha controllato 120 mezzi e staccato due multe. Purtroppo la situazione è d’emergenza. Ed è destinata a peggiorare. Aspettiamo le rilevazioni dell’Arpav ma lunedì, inevitabilmente se non pioverà, scatterà la fase rossa con il blocco dei veicoli commerciali diesel fino ad Euro 4. E questo sarà un problema serio per tante attività professionali. Ma non possiamo evitarlo». 

I NUMERI
Intanto l’analisi dei flussi di traffico, che tanto incide sui livelli di smog, sta convincendo sempre di più l’amministrazione a trovare il modo di togliere auto dalle strade cittadine potenziando la viabilità lenta, che poi è il concetto alla base del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile).

E i dati dicono questo: il 35% delle auto che si muovono in città fanno percorrenze non superiori ai 3,3 chilometri di media e si parla di circa 174mila veicoli al giorno. Una massa di mezzi che si muove, inquinando, e che potrebbe essere di molto inferiore. Per questo l’amministrazione sta puntando sulla rete di piste ciclabili potenziata e su nuovi accordi con la Mom. Ma non solo: ogni giorno entrano in città, nell’arco delle 24 ore, 120mila mezzi, 11mila solo nelle ore di punta al mattina e a metà pomeriggio; 121mila sono invece quelle in uscita dal territorio comunale, 8.400 solo nelle ore di punta. E con questi numeri si creano lunghe code, soprattutto nei punti più delicati dell’anello esterno del Put. Il problema resta però il traffico di attraversamento: 13mila auto al giorno passano per Treviso ma, in realtà, partono da un comune della prima o della seconda cintura urbana e sono dirette verso un altro comune. Attraversano la città per mancanza di itinerari alternativi. Ma non solo: una buona parte si riversa sul Put per evitare l’intasamento costante della strada Ovest. Ma il traffico di attraversamento complessivo è il 35% di tutto i mezzi di passaggio in città. In totale, ogni giorni, l’intera rete stradale della comune accoglie circa 500mila mezzi. La lotta all’inquinamento passa anche per un taglio di questa mole di traffico.

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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