Il plateatico del ristorante sul posto dei disabili: «Impossibile andare dal medico»

Venerdì 19 Giugno 2020 di Annalisa fregonese
Il plateatico del ristorante sul posto dei disabili: «Impossibile andare dal medico»
TREVISO Disabile grave arriva in centro storico, in via Collalto, ha un appuntamento per una visita specialistica. Non è la prima volta che si reca in quello studio ma il posteggio riservato ai disabili che è abituata ad utilizzare, è stato inglobato dal plateatico di un ristorante, si è allargato a seguito delle misure concesse dal comune. La signora 53enne è accompagnata dalla sorella, la quale s'accorge che il posteggio è stato spostato di qualche metro più avanti, ma è già occupato dall'auto di un residente. Niente da fare: l'accompagnatrice cerca nei pressi un altro posteggio ma non trova nulla; il tempo passa e l'appuntamento con lo specialista salta. Facile immaginare il disappunto delle due donne: «un parcheggio per persone disabili sacrificato sull'altare di un plateatico». In realtà non è esattamente così. 

LA SPIEGAZIONE
«Lo stallo disabili - conferma il comandante Andrea Gallo della polizia locale di Treviso - è stato portato di qualche metro più avanti con tanto di segnaletica verticale. La segnaletica orizzontale verrà modificata appena il fondo stradale lo permetterà». Devono entrare in azione le apposite fresatrici che cancellano le strisce, operazione che non si può fare se il fondo è bagnato. «Uno dei requisiti per ottenere l'ampliamento dei plateatici - prosegue il comandante - era di non perdere stalli per i disabili, ma trovare un nuovo posizionamento nelle immediate vicinanze e questo vale per tutto il territorio comunale». La signora disabile e la sua accompagnatrice avevano individuato il nuovo stallo ricavato alcuni metri più avanti: «Ma precisano lo stallo oltre ad essere distante dal medico, è pure occupato da un residente». 

LE SCELTE
La misura di ampliare i plateatici di bar, ristoranti ed altri pubblici esercizi è stata adottata in tutta la Marca, per andare incontro a queste attività che sono fortemente provate dal lockdown del Covid-19. Attraverso l'allargamento degli spazi esterni si facilita il rispetto del distanziamento sociale, consentendo ai locali di lavorare. Se, negli spazi individuati ci fosse stato uno stallo per disabili, il requisito era che doveva essere facilmente reperito lo spazio apposito per ricavare uno stallo disabili alternativo. Altrimenti niente allargamento.
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