CONEGLIANO L’assessore allo Sport Primo Longo rassicura i cittadini: le piscine comunali non chiuderanno. Intanto si preannuncia un’estate calda anche per la cittadinanza che vorrà rinfrescarsi alle piscine comunali. È stato infatti dato il via libera dall’amministrazione a un aumento consistente delle tariffe che dal 1 giugno potrebbero subire un rincaro fino al 20%.
LO STATO DELLE COSE
Si avvia alle battute finali la trafila per assegnare i fondi richiesti da Ranazzurra per scongiurare la chiusura delle piscine comunali di Conegliano. Al consiglio comunale di fine mese saranno rese note ufficialmente le cifre stabilite per aiutare la società, in gravi difficoltà dopo due anni di pandemia che hanno ridotto drasticamente gli introiti, colpita ulteriormente dai rincari delle bollette.
L’AMMINISTRAZIONE
«Siamo arrivati a una bella copertura – assicura Primo Longo, assessore allo Sport – Ci sarà a disposizione il fondone Covid e altri interventi; la piscina non chiuderà. I cittadini di Conegliano possono stare tranquilli». Si espone mettendoci la faccia l’assessore, mentre in queste settimane gli uffici hanno vagliato la documentazione presentata dal gestore, allineata a quella della gran parte degli altri impianti del territorio nella medesima situazione. Conferma la volontà di salvare le piscine anche il sindaco Fabio Chies, pur mantenendo il riserbo sulle cifre: «I soldi a disposizione li abbiamo, stiamo aspettando che i nostri uffici facciano i calcoli definitivi in base alla situazione valutata e poi erogheremo la cifra necessaria. Comunque rassicuriamo tutti che il servizio delle piscine continuerà a esistere.
LE TAPPE DELLA VICENDA
L’allarme era stato lanciato anche da altri impianti comunali, a partire da Vittorio Veneto dove l’amministrazione è intervenuta stabilendo in variazione di bilancio di stanziare 210mila euro per le strutture sportive; il grosso della cifra proprio destinata alle piscine. Un forte appello ai Comuni è stato rilanciato di recente anche da Alessandro Valentini, presidente di Assonuoto che rappresenta i gestori delle società sportive, che ha parlato di necessità di salvagente immediati e a lungo termine, ma anche di modifiche alle convenzioni. Gabriele Salvadori, presidente di Ranazzurra, aveva dichiarato che servivano 200mila euro per risollevare le sorti delle piscine, già indebitate e a rischio chiusura almeno per il periodo invernale, a partire da ottobre. Si vedrà in Consiglio se il finanziamento deciso sarà adeguato alle necessità e forse si potrà sapere qualcosa in più su come è stato deciso di programmare il futuro di questi impianti, che potrebbero dover far fronte ai rincari energetici per molto tempo.