FARRA DI SOLIGO - «Mio nonno ha raccontato di essere stato 3 giorni e 2 notti in mezzo al mare in attesa che qualcuno lo recuperasse. Non ne parlava volentieri, ma in famiglia la storia era nota. Lui sapeva nuotare a differenza degli altri soldati che venivano per lo più dalla pedemontana e dalla montagna, anche perché la nostra famiglia ha origini veneziane e Treviso comunque non è molto distante dal mare». A parlare è l'ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, rievocando la storia del nonno Paolo, sopravvissuto alla tragedia dimenticata del Piroscafo Principe Umberto, avvenuta più di un secolo fa durante la Prima Guerra Mondiale. «A causa della lunga permanenza in mare trascorsa galleggiando, ha riportato un'infermità psico-neurologica - continua Gobbo - Questo tuttavia non gli ha impedito di portare a termine il suo compito combattendo fino alla fine della guerra. Nel 1923, viste le ferite subite, gli hanno assegnato una piccola pensione di invalidità che nel 1925 decide di non percepire più visto che si era rimesso in salute. Lui è stato fortunato, è sopravvissuto e poi si è saputo costruire una posizione; se non si fosse salvato io non ci sarei».
LA STORIA
Le memorie dei parenti di chi ha vissuto questa tragica esperienza, passata all'epoca sotto silenzio dalle autorità per non turbare l'animo dei soldati impegnati in guerra e taciuta anche dopo, riemergono in questi giorni che precedono il 105.
IL TRIBUTO
Domani alle 11.30 verrà inaugurato un monumento in pietra scolpito da Pietro Stefan al Parco della Chiesa di Santa Maria dei Broi di Farra di Soligo, dedicato ai 26 caduti del Quartier del Piave, fortemente voluto dal sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin, da don Brunone De Toffol e da Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave. Gli organizzatori si sono offerti di raccogliere le testimonianze di chiunque volesse condividere i propri ricordi, per non dimenticare questa immane tragedia. La proposta è di innalzare un monumento commemorativo simile anche a Treviso, dedicandolo con una targa ai 25 caduti del naufragio.