Compie 35 anni la Piola, la pizza trevigiana che ha conquistato il mondo

Mercoledì 24 Novembre 2021 di Elena Filini
La Piola, uno dei locali aperti nel mondo dai fratelli Carniato

TREVISO - Vai a Buenos Aires, oppure a New York. E ti senti a casa. Perchè la pizza ha l’identico sapore delle cose buone di famiglia. Perchè l’insegna è quella d’affezione, e ricorda un angolo di Treviso oltreoceano. Magia della Piola: la pizza più local e internazionale che ci sia. Ma non c’è solo il food. È un luogo da sempre aperto alla diversità e alla cultura, inclusivo e open minded. Spegne ormai 35 candeline l’avventura dei fratelli Stefano e Dante Carniato, trevigiani con il sogno di creare qualcosa di nuovo nel mondo dell’enogastronomia trevigiana.

Un compleanno che si festeggia domani, dalle 19, con amici e ospiti. Come in famiglia. Sono passati 35 anni da quando i fratelli Carniato hanno rilevato “La Piola”, storico locale di Alfredo Beltrame, trasformandolo in un luogo architettonicamente e visivamente all’avanguardia.


LA SVOLTA

L’anno della svolta però è stato il 1989, quando al ristorante si è aggiunto il forno a legna. Questo ha aperto il locale a una platea più ampia di avventori trevigiani, in particolare i giovani, che all’interno di quegli ambienti moderni e originali hanno trovato finalmente un luogo che parlava di loro e dei loro gusti, uno spazio in cui sentirsi completamente a proprio agio. Subito è arrivata anche la proposta culturale: fin dall’inizio Piola si è contraddistinta nell’associare pizza e intrattenimento, spaziando dalla musica ai libri, passando per i dibattiti e soprattutto l’arte. In quegli anni il locale è stato epicentro della cultura trevigiana, ospitando tra gli altri l’allora Treviso Comics e Fabrica Benetton, oltre a mostre artistiche e fotografiche tra cui la prima esposizione di Renato D’Agostin, oggi fotografo affermato. A contribuire all’immagine di Piola è stato anche Pierre Bourigault, designer francese che ha dato il via al magazine “Piola”, preziosa rivista che descriveva intenti, gusti e lifestyle del locale. L’avventura sudamericana parte invece nel 1992. La prima Piola all’estero è aperta a Buenos Aires, l’8 aprile 1993. Da lì è stata una rapida conquista che ha portato il marchio in oltre 50 città del mondo e in ben 10 stati: Argentina, Usa, Canada, Messico, Brasile, Turchia, Cile, Panama, Ecuador, Colombia.


LOCALE ICONICO

Ed è subito fenomeno di costume: le riviste e i quotidiani parlavano di un locale trendy, dove convivevano gusti, idee politiche e orientamenti sessuali diversi, accompagnati da intrattenimento di qualità. Tra cui le iconiche lampade colorate e l’impronta grafica del locale, importati dalla Piola originaria, quella di Treviso. Quella stessa Piola dal 2000 nell’attuale sede di via Carlo Alberto che ancora oggi i turisti sudamericani in viaggio a Venezia e nel Veneto vengono a visitare come il luogo da cui è partita l’idea di questo locale popular radical chic. Un appellativo che resta vivo anche oggi e nel quale il locale trevigiano continua a riconoscersi. Tante le collaborazioni vecchie e nuove, dalle mostre realizzate con il Treviso Comic Book Festival -di cui possono godere tutti gli avventori di Piola- agli incontri letterari con il CartaCarbone Festival, senza contare l’ampio spazio dedicato alla musica con i Monday Blues e le Jazz Night del martedì, in collaborazione con Treviso Suona Jazz Festival oltre a tanti altri concerti che spaziano tra generi musicali più contemporanei. Il Covid non ha fatto sconti, ma la Piola resta fedele a se stessa. In Florida sono stati aperti due nuovi locali (Hollywood e Miami Beach) ma l’occhio dei fratelli Carniato è ora spinto a nuovi continenti. Perchè ci sono molte Piole e una sola farina, molte lingue ma una sola pizza. Varchi la soglia, ti accoglie la luce colorata di lampade retrò e sai di non sbagliare. Sei arrivato nel luogo giusto. In fondo, un po’ a casa.

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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