La Pinarello cambia padrone: il miliardario Glasenberg pronto a rilevare il 79%

Il 19% è ancora in mano al figlio del fondatore. Bilancio: per il 2023 previsto un margine lordo molto positivo

Mercoledì 7 Giugno 2023
Filippo Ganna, record mondiale su una Pinarello

TREVISO - Nella bike economy mondiale il marchio Pinarello occupa una posizione di eccellenza. Non solo perchè le biciclette possono costare fino a 25 mila, come la Bolide del recordman dell’ora Filippo Ganna ma per la storia retrostante. E ad arricchire il suo corso, nelle prossime ore la società di Fontane di Villorba (Treviso) fondata nel 1952 da Giovanni Nani Pinarello dovrebbe cambiare padrone: Pink Holding sarl, braccio finanziario del fondo L Catterton, facente capo a Lvmh, sta per finalizzare la cessione dopo sette anni di gestione con una quota del 79%, e al termine di un’asta durata molti mesi, gestita dal venditore attraverso l’advisor Houlihan Lokey, in pole position c’è Ivan Glasenberg, ex amministratore delegato del colosso minerario anglo-svizzero Glencore, quotato a Londra. Glasenberg è un miliardario sudafricano che figura nelle posizioni alte di Forbes. 
Il prezzo dovrebbe attestarsi attorno a 140 milioni in termini di equity value, cioè al netto di circa 60 milioni di debiti e di un bond. L’esercizio 2021-2022 si sarebbe chiuso con ricavi pari a 84 milioni e l’ebitda 2023 della Pinarello dovrebbe aggirarsi sui 15 milioni per cui il deal è stato chiuso su un multiplo superiore a 9 volte il margine lordo.
C’è da considerare che il 19% della società di biciclette di lusso è in mano a Fausto Pinarello, figlio del fondatore che nel 2017 ha affiancato L Catterton reinvestendo nel capitale: all’epoca la maggioranza passò di mano sulla base di un enterprise value di circa 90 milioni.

Glasenberg ha battuto altri concorrenti come il fondo belga Rivean o il colosso olandese Accell (proprietario dei marchi Atala, Babboe, Batavus e Carraro Cicli), che fa capo al fondo statunitense Kkr.


LA STORIA
L’azienda trevigiana è stata fondata nel 1952 a Catena di Villorba da Giovanni Pinarello (detto Nane, ciclista professionista ai tempi eroici del Giro d’Italia e poi imprenditore) col fratello Carlo. In quell’anno venne aperto anche un negozio a Treviso e l’azienda allora artigianale divenne uno dei punti di riferimento della provincia. Nel 1967 le bici Pinarello entrarono nel mondo del professionismo arrivando nel 1975 alla prima vittoria al Giro d’Italia con Fausto Bertoglio. Il primo Tour de France vinto è nel 1988 con Pedro Delgado. Nel corso degli anni hanno corso su bici Pinarello campioni come Franco Chioccioli, Mario Cipollini, Jan Ullrich, Alessandro Petacchi, Ivan Basso, Nairo Quintana, ma soprattutto il campionissimo Miguel Indurain. Nel 2022, sempre su una Pinarello, Filippo Ganna ha battuto il record dell’ora, percorrendo 56,792 km al Velodrome Suisse di Grenchen.

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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